Il mercato piloti 2019 entra nella sua fase più calda e decisiva, come quasi sempre avviene durante la pausa estiva. Basta una mossa per dar vita ad un effetto domino e la prima mossa è arrivata, ed è quella di Daniel Ricciardo: l'australiano saluta la Red Bull e si accasa con un contratto di due anni alla Renault, e questa operazione lascerà sicuramente traccia anche in quelle che verranno da ora in poi.
Colpisce innanzitutto che ad oggi sono al completo appena due squadre su dieci: la Mercedes, che avrà anche nel 2019 l'attuale coppia composta da Hamilton e Bottas, e la Renault che a Ricciardo continuerà ad affiancare il meritevole Nico Hulkenberg. Se ne andrà dunque Carlos Sainz, che adesso si trova in una situazione non facile: sembrava scontato un suo approdo in Red Bull (considerando che il team di Milton Keynes è ancora proprietario del suo cartellino), ma le cose per lui paiono essersi complicate, per via di vecchi attriti con Verstappen, Horner e Marko. Così in Red Bull prende campo l'ipotesi Gasly, oggi arma in più della Toro Rosso e pilota che fa parte del vivaio austriaco. Scartato direttamente da Horner Alonso, con tanto di botta e risposta tra i due.
Proprio di Alonso e McLaren è il caso di parlare, perchè in questo mercato il team di Woking recita un ruolo importante, e lo ha giocato Alonso, che dopo mesi di riflessioni ha deciso di abbandonare la F1, e tutto fa pensare ad un suo coinvolgimento in Indycar. Così McLaren si guarda intorno, anche per quanto riguarda il sedile di Vandoorne: sulla lista ci sono Sainz (il quale, dopo aver sognato di correre al fianco del suo idolo Fernando, ora sembra il più indiziato per raccoglierne l'eredità), Perez e Lando Norris, che già da qualche stagione fa parte del vivaio McLaren.
E' evidente che in tutto ciò ci siano dei sedili liberi in Toro Rosso: Gasly pare destinato alla Red Bull e Hartley non sta convincendo. Sebbene Sainz sia ancora un pilota sotto contratto con i bibitari, non sarebbe intenzionato di tornare a Faenza, che accoglierebbe volentieri Vandoorne in caso in cui quest'ultimo venga fatto fuori da McLaren. L'altro nome in lizza è quello di Saen Gelael. Cantieri aperti lo sono anche Force India e Williams, team entrambi alle prese con grosse difficoltà. La squadra indiana è entrata in amministrazione controllata ed i suoi piloti si guardano intorno, così come quelli Williams: Lance Stroll, deluso dal team di Grove, dovrebbe passare alla Force India che è appena stata rilevata da una cordata di imprenditori con a capo il padre Lawrence. La stessa operazione l'avrebbe voluta fare l'entourauge di Perez, il quale se dovesse partire avrebbe come opportunità la McLaren o la Haas, dove Grosjean rischia grosso. Deluso Ocon, che non è riuscito a prendersi il posto in Mercedes (è uomo di Toto Wolff) e neanche quello in Renault, quindi per lui forse restare Force India è divenuta la prima opzione. In Williams invece tengono aperte tante porte: restare così con Stroll e Sirotkin (ma come detto Lance molto probabilmente se ne andrà) oppure cercare altri piloti con ancora più budget, come ad esempio i piloti di F2 Markelov e Mazepin: occhio a quest'ultimo, che a quanto pare dispone di una "valigetta" niente male. Affascinante l'ipotesi Kubica che ancora spera di ricevere un volante, mentre non è ancora tramontata l'ipotesi Russell, giovane pilota del vivaio Mercedes che potrebbe dirottare a Groove il suo talentino in cambio di uno sconto nella fornitura dei motori.
Il discorso Ferrari, Sauber-Alfa e Haas è un discorso a parte e ad incastro. Al fianco di Vettel resterà Raikkonen oppure arriverà Leclerc, la seconda Ferrari ormai è affar loro. Se Kimi restasse un altro anno ancora, Ferrari dovrebbe lasciare Leclerc ad Hinwil e gli proverebbe ad affiancare Antonio Giovinazzi, ma la resistenza di Marcus Ericsson è importante per via di sponsor in casa Sauber che hanno un certo peso. Il Cavallino così farebbe un tentativo in Haas, dove Magnussen è sicuro del posto ma non Grosjean. Maranello vorrebbe dare una chanche a Giovinazzi, ma il signor Haas vuole scegliere personalmente i piloti e come detto ha gli occhi su Perez. Antonio ha una piccola porta aperta in Toro Rosso, visti i buoni rapporti con Marko che due stagioni fa gli aveva offerto un contratto.
Queste le dinamiche di un mercato che mai come quest'anno si fa incandescente, con poche certezze e tanti dubbi. Queste sono settimane decisive, e già da Spa potrebbero arrivare le prime notizie ufficiali.