Quando una carriera volge al termine, specie se una carriera di successo, non c'è niente di meglio che riavvolgere il nastro per riviverla, raccontarla dal principio, con quel pizzico di nostalgia che rende affascinanti i racconti; ancora meglio farlo con una persona che questa carriera l'ha vissuta da vicino e soprattutto della quale è stata l'artefice. Fernando Alonso, che domenica correrà il suo ultimo Gp, ha iniziato in F1 nel 2001 con la Minardi, la scuderia di Faenza di patron Giancarlo, l'uomo che prima di ogni altro intuì le grandi potenzialità dello spagnolo. Oggi Giancarlo Minardi è con noi, per parlare dell'imminente addio di Fernando e della sua carriera. Una carriera, come mette subito in chiaro Minardi, che finisce sì ma solo per quanto riguarda la F1, in quanto continuerà altrove.
Salve, signor Giancarlo. Partiamo dall'inizio, a come il nome di Fernando Alonso arriva sul suo taccuino e perché decide di fargli provare una sua vettura in un test. A noi risulta che fu un suggerimento di Adrian Campos, uno spagnolo, suo ex pilota: è così?"Sì, Adrian era in Formula Opel e già mi aveva suggerito Marc Genè, ma quella volta mi disse di avere tra le mani probabilmente il miglior pilota che avesse mai incontrato. Minardi era solita fare un test ai vincitori delle categorie minori, di solito quattro o cinque piloti. Quella volta che c'era anche Fernando eravamo a Jerez, sotto la pioggia, e lui fu subito molto più veloce degli altri, tanto che lo dovemmo fermare per paura di avere danni sulla vettura e lui invece se ne uscì con la famosa frase:"Ma io non stavo spingendo, stavo solo prendendo confidenza". Tutti ci rendemmo conto di avere davanti un fenomeno".
Così, nella stagione 2001 Fernando è pilota titolare per la Minardi, divenendo il terzo pilota più giovane di sempre a correre in F1; la vostra vettura era la PS01, non riusciste a prendere punti nella stagione, ma le prestazioni di Fernando rispetto ai suoi compagni (Tarso Marques prima e Alex Yoong poi) erano nettamente migliori. Vi siete subito resi conto di avere in squadra un campione?"Fernando nel 2000 fece per noi il terzo pilota, poi l'anno successivo fu pilota titolare. Marcare dei punti all'epoca era difficile perchè andavano a punti solo i primi sei, comunque sì, ci rendemmo conto che lo spagnolo fosse un fenomeno, batteva regolarmente il compagno di squadra, come poi ha fatto in tutta la sua carriera, tranne che con Hamilton. Reputo Marques sfortunato nell'aver avuto un compagno così, per me non era male, ma Alonso era sicuramente di un'altra pasta".
Racconti come Flavio Briatore bussò alla sua porta per portare in Renault Alonso."A Flavio io avevo già suggerito Fisichella, feci lo stesso con Fernando, lui mi ascoltò, anche se pure lui si era reso conto di quanto fosse forte lo spagnolo. Avevamo un accordo che se non fosse stato inserito nel team Renault avrebbe dovuto correre con la Minardi, come fece nel 2001, poi nel 2002 andò in Renault per fare il collaudatore e divenire pilota titolare l'anno dopo".
Reputa Fernando ancora il miglior pilota in circolazione?"Sì, penso di sì. Lui, Hamilton e Vettel sono i migliori, ci metto anche Ricciardo e Verstappen, sicuramente Fernando rientra nei tre piloti più forti".
Parliamo del vostro rapporto umano: vi sentite ancora? Cosa è rimasto di quell'anno vissuto assieme? Uno o più aneddoti di quella stagione?"No, non ci sentiamo spesso, se capito alle gare lo vado a trovare, i piloti sono molto impegnati, non credo sia giusto disturbarlo troppo, comunque siamo in buoni rapporti, lui sa che può contare su di me se avrà bisogno come io su lui. Per quanto riguarda la nostra stagione insieme, posso dire che con Fernando non eravamo mai in ultima fila, e che se avevamo bisogno di un decimo, la squadra sapeva che stava a lei lavorare, perchè Fernando era sempre al massimo".
Noi di datasport.it la scorsa settimana abbiamo fatto una raccolta con le dieci migliori gare di Alonso, scegliendo il Gp Malesia 2012 come quella più bella: concorda?"Sinceramente faccio fatica a fare una classifica, non è solo il risultato che conta, quel che conta è dare il massimo con il mezzo a disposizione, per questo io quando seguo i Gp guardo sempre con molta attenzione la tabella dei tempi, e lui riesce costantemente a migliorare, è sempre al massimo, quindi non saprei proprio indicare la sua corsa migliore".
Un augurio che fa a Fernando?"Gli auguro ovviamente di vincere Indianapolis per completare la Tripla Corona, anche se a quanto pare il motore Honda, che è il migliore in America, non è disponibile. Per questo non sarà facile, ma gli auguro il meglio".