"Marko dice che non sono in grado di gestire la pressione? Sono sette anni che corro tra i professionisti, quindi non credo proprio". Risponde così Daniil Kvyat, punzecchiato a ripetizione nella conferenza stampa del GP di Spagna di Formula 1 su quanto successo a Sochi e sulla decisione presa dalla Red Bull di rimandarlo in Toro Rosso. Hamilton: "Il ritardo in classifica rispetto a Rosberg? La montagna da scalare è ripida ma io amo queste sfide".
Nonostante la gara di Barcellona sia alle porte, a tenere banco è ovviamente il ritorno di Kvyat in Toro Rosso (in seguito al tamponamento ai danni di Vettel nel GP Russia, il secondo di fila dopo le tensioni avute tra i due in Cina) e la promozione del giovanissimo Verstappen come nuovo compagno di squadra di Ricciardo. "Sinceramente non vedo rischi in questa scelta, il rischio più grosso per me era quello di non saper gestire la pressione in Formula 1 essendo arrivato così giovane ma credo di aver ormai superato questo step" ha detto il belga classe '97. Seduto al suo fianco c’è proprio Kvyat, che non risparmia qualche attacco alla sua ex scuderia: "I motivi li sanno solo in Red Bull, quindi dovete chiedere spiegazioni a loro. Personalmente mi piace molto la Toro Rosso, è un team pieno di entusiasmo".
Più defilati Lewis Hamilton e il padrone di casa Fernando Alonso, entrambi rimasti perplessi dalla scelta estrema della Red Bull. Il campione del mondo in carica si è espresso così sulla questione: "Spero che questa decisione non vada a intaccare le carriere di Daniil e Max. In chiave Mondiale devo solo lavorare duro col team per provare a ricucire lo strappo con Rosberg e puntare al mio quarto titolo".