"In Italia non abbiamo grandi supporti economici, ecco perché noi piloti siamo usciti dal grande giro della Formula 1". Così Vitantonio Liuzzi, ex pilota della Force India e quest'anno collaudatore con l'Hrt, dal Motor Show di Bologna. "Stiamo pagando le conseguenze di un'economia che fa fatica. Stanno arrivando piloti da Sudamerica, Russia, India con sponsor milionari mentre noi per la crisi non abbiamo spinte", commenta il driver.
Il futuro del 32 pilota nato a Locorotondo, ma cresciuto sportivamente in Abruzzo, è ancora incerto anche se l'attrazione per il volante, quella, non è mai calata. "La mia passione è correre e sto lavorando per questo giorno e notte: se non dovesse esserci l'opportunità in Formula 1, vedrò altre soluzioni. Ho fatto il collaudatore con la Hrt - dice Liuzzi -, sono stato impegnato nel Superstar turismo con macchine stradali con la Mercedes, un ottimo campionato - spiega ancora -. Ho fatto gare nel mondo dei prototipi, ho corso anche nelle 6 ore di Brasile, ma quando sono rimasto in panchina come tester, ho sofferto tanto".
Il Mondiale si è chiuso con Vettel sul gradino più alto del podio a soli 3 punti dal ferrarista Alonso. "Ha vinto il miglior team e ha perso il miglior pilota, nel senso che la Red Bull aveva la macchina migliore - dichiara Liuzzi -. La Ferrari ha fatto un ottimo lavoro lavorando più sulla affidabilità che sulla velocità, al contrario della Red Bull che ha fatto un proiettile. Per me tra Fernando e Sebastian non c'è paragone ed è un peccato perché Fernando nel 2012 è stato stratosferico".