La sfida è iniziata così, a centinaia di chilometri di distanza, nel modo più silenzioso possibile. La Ferrari SF16-H in quel di Maranello, con una presentazione breve ma ricca di elementi, mentre a Silverstone la Mercedes W07 già muoveva i primi passi, senza essere praticamente stata svelata. E' iniziata nel modo più silenzioso possibile, sì: nessuno ha parlato dell'altra, ma entrambe si sono fatte mostrate lo stesso giorno, quasi dovessero rubarsi le prime pagine dei giornali.
I campioni del mondo in carica hanno preferito andare subito al sodo, e senza neanche fare una prima presentazione ufficiale, questa mattina si sono recati al circuito di Silverstone, e là la nuova monoposto Mercedes è subito scesa in pista, sfruttando il primo filming days concesso dal regolamento, in pratica un mini test (si possono percorrere massimo 100 chilometri), per verificare immediatamente che tutto sulla nuova vettura funzioni e partire con lo sviluppo sin dal primo giorno di test ufficiali. Scelta condivisa dalla Ferrari, che sfrutterà il suo filming days domenica, il giorno precedente all'inizio delle prove di Barcellona.
Senza presentazione e foto ufficiali, si può dire ben poco di questa Mercedes W07, se non esprimere pochi commenti sulle pochissime foto e sui pochissimi secondo di video apparsi sulla rete. A colpire è stato innanzitutto il sound, molto migliorato grazie agli scarichi, la cui foto il team aveva fatto circolare pochi giorni fa. La nuova vettura sembra la logica evoluzione del vittorioso modello 2015, che presenta però un muso ancor più basso, in linea però con la forma della vecchia monoposto, quindi senza la piccola “proboscide”. L'airbox del motore, che sembra avere una forma leggermente diversa, pare abbia una paratia divisoria al suo interno, il che potrebbe far pensare, se fosse vero, ad una divisione del flussi d'aria interni.
La Mercedes W07 sarà la monoposto che dovrà difendere i titoli iridati del biennio 2014 e 2015, e continuare a regalare titoli alle Frecce d'Argento. La base di partenza è buona, ma guai a fermarsi: la Ferrari non aspetta altro.