Direzione tecnica di Paddy Lowe, sviluppo del telaio affidato ad Aldo Costa, quello dell’aerodinamica a Geoff Willis. Con dei “padri” così, il modello non può che avere l’obbligo di dare l’assalto al titolo.
La Mercedes svela la nuova W05, la monoposto su cui a Brackley lavorano da due anni e sulla quale tutti i vertici di Stoccarda puntano molto per riuscire a vincere quel titolo che in quattro anni non è mai stato alla portata. A primo impatto la nuova Freccia d’Argento promette bene, perché oltre a mostrare una certa eleganza nella forme, evidenzia il tanto lavoro fatto dai tecnici, che hanno realizzato una monoposto molto compatta, soprattutto sulle pance ed al retrotreno, cosa che dovrebbe garantire dei vantaggi in termini aerodinamici.
Molto particolare il posteriore delle vettura, dove si nota l’assenza degli sfoghi per l’aria calda, compito che spetta a due montanti dell’ala posteriore. Una scelta volta a rendere più efficiente l’estrazione dell’aria dal retrotreno, e tutto questo ovviamente avviene per cercare di massimizzare la deportanza. Anche la zona anteriore della macchina però si fa notare, con un muso che va a scendere armonicamente verso il basso (non c’è quindi quella ripida “discesa” a “proboscide” che caratterizza la Ferrari) ed un’ala anteriore molto raffinata che presenta tanti flap e piccole ali per indirizzare i flussi sotto la vettura.
Toccherà a Rosberg ed Hamilton portare in alto questa monoposto che porta il suo omaggio a Michael Schumacher, con l’ashtag twitter #KeepfightingMichael posto ai lati dell’abitacolo. Bella e promettente, dovrà dimostrare di essere all’altezza delle aspettative, che, dopo quattro anni di tentativi falliti, dovranno essere per forza rivolte alla conquista dei titoli mondiali.