Lo Speciale Formula Uno di Datasport: news, classifiche e live di tutti i Gp
L’imminente stagione inaugura una nuova era in Formula 1, ma quanto e come cambia la massima espressione delle quattro ruote? Cambierà molto, se non completamente: siamo di fronte ad una rivoluzione senza compromessi, che è forse quella più corposa nella storia di questo sport. E lo farà in un modo molto, ma molto complesso.
Regolamento tecnico
L’area tecnica è senza dubbio quella che presenta le innovazioni più grandi ed importanti, a partire dalla rivoluzione che riguarderà motori e vetture. Le unità motrici passano dal V8 aspirato di 2,4 litri con rotazione massima a 18.000 giri al V6 turbo 1,6 litri con rotazione limitata a 15.000 giri, un cambiamento che comporta la perdita di circa 150 cavalli, i quali però verranno recuperati dai sistemi di recupero dell’energia.
Accanto al vecchio Kers, oggi Mgu-K, dispositivo cui spetta il recupero dell’energia cinetica in frenata, si affaccerà l’Ers, l’Mgu-H, quello cui spetta il recupero dell’energia generata dal turbo e dallo scarico. Tutto questo farà aumentare l’apporto dell’energia recuperata, che passa da 6”6 al giro a 33”3, che saranno gestiti automaticamente dal sistema, tranne in alcuni casi (ad esempio una riserva di energia nella batterie) in cui sarà ancora il pilota a gestire questa potenza supplementare.
Sistema molto complesso, che deve tenere conto anche della regola che da quest’anno impone un utilizzo massimo di 100 kg di carburante. Contando che i nuovi motori, o meglio “power units”, hanno un flusso massimo di carburante di 100 kg l’ora, significa che le monoposto ed i piloti dovranno gestire la benzina nell’arco della gara, e questo è uno degli aspetti più intriganti della nuova F1 perché con un errato dosaggio del carburante i piloti non riusciranno a vedere la fine dei Gp. Altra tematica importante è il nuovo sistema frenante al posteriore, il “brake-by-wire”, che rende la frenata al retrotreno gestita non più dall’idraulica ma dall’elettronica, in modo da poter recuperare quell’energia che sarà poi restituita al motore dagli appositi sistemi sopra citati.
La nuova unità motrice non godrà più dell’effetto degli scarichi soffiati, aboliti (le nuove F1 hanno infatti un solo terminale), ed avrà un cambio diverso, che passa da 7 a 8 marce, i cui rapporti verranno scelti ad inizio anno e saranno modificabili una sola volta in tutta la stagione.
Per quanto riguarda le ali, quella anteriore sarà più stretta di 15 cm, per evitare forature in caso di contatto con una gomma, mentre quella posteriore vedrà l’abolizione del “beam wing” (il profilo inferiore), la riduzione di 2 cm in altezza ed avrà una capacità di Drs maggiorata, che passa dai vecchi 5 cm agli attuali 7.
I musi, esteticamente non belli, sono la conseguenza di un regolamento che impone un’altezza da terra del muso di 185mm (lo scorso anno erano 525) per motivi di sicurezza. Infine, il peso minimo passa 642 kg a 691, per via della maggior corposità del motore e dei sistemi di recupero.
Regolamento sportivo
Una novità regolamentare che potrà avere pesanti ripercussioni sarà quella che vedrà l’assegnazione di punti raddoppiata nell’ultimo Gp, quello di Abu Dhabi. Scelta che ha suscitato aspre critiche dal mondo degli appassionati, volta a tenere il più aperto possibile il campionato.
Nuovo il sistema delle qualifiche, dove stavolta i primi dieci saranno premiati con due set in più per il Q3, dove avranno a disposizione questi due treni (da restituire anche se non usati dopo la sessione) per spingere le squadre a girare e a non stare ai box per salvare le gomme come avvenuto negli ultimi anni. I primi dieci partiranno con il treno utilizzato per il loro miglior tempo nel Q2, mentre anche a coloro che sono entrati nella seconda fase delle qualifiche verrà dato un set aggiuntivo di pneumatici per la gara. Questi provvedimenti metteranno quindi tutti sullo stesso piano per quanto riguardo i set di gomme a disposizione per la gara. Piccola modifica anche nella “forma“: il Q3 durerà 12‘ e non più 10‘, il Q2 resterà invariato mentre il Q1 passa da 20‘ a 18‘.
La patente a punti invece è un’altra novità, e prevede che i piloti, in caso di comportamenti antisportivi, vengano puniti con l’aggiunta da uno a tre punti sulla patente a seconda della gravità della colpa: una volta raggiunta la quota di 12 punti il pilota verrà punito con l’esclusione dalla corsa successiva. Penalità si avranno inoltre se si utilizzerà uno o più motori in più dei cinque consentiti a stagione dal regolamento, oppure se il cambio verrà usato per meno di sei Gp, anche se in questo caso si avranno pene che comporteranno un arretramento sulla griglia senza sanzioni sulla patente dei piloti.
Questo è tutto quello che c’è da sapere su una stagione che si preannuncia ricca di colpi di scena e di insidie, che lasciano aperto davvero qualsiasi possibile scenario.