Super Hamilton, ma che Ferrari!
La Mercedes, dopo il dominio del 2014, parte come la grande favorita, e dopo essersi dimostrata molto forte anche nei test vince in scioltezza al primo Gp in Australia dove chiude con una doppietta, con Hamilton vincitore su Rosberg. Ma a catturare l'attenzione è la Ferrari, che dopo un 2014 molto deludente si presenta con una PU ed una monoposto, la Sf15-T, molto più performanti, tanto che a Melbourne Vettel è sul podio, mentre Raikkonen è fuori per un problema al pit-stop. Lottare per il podio sembra essere l'unico obbiettivo alla portata per la nuova Ferrari, ma in Malesia la Mercedes pasticcia con la strategia e contro ogni pronostico Vettel vince a Sepang, scatenando l'entusiasmo di squadra ma soprattutto dei tifosi. Le W06 però sono ancora formidabili e vincono anche in Cina ed in Bahrain, in entrambe le occasioni con Hamilton, con il Cavallino che però non demorde e che sale ancora sul podio, con Seb 3° a Shanghai e Raikkonen 2° a Sahkir. Deludono Rosberg, che non sembra in grado di lottare con Hamilton come nell'anno passato, e deludono Red Bull, che ad un telaio stavolta non ottimo abbina un motore Renault poco performante, e soprattutto la McLaren, il cui motore Honda è un vero e proprio disastro, sia in potenza sia in affidabilità, tanto che il team di Woking si ritrova desolatamente a quota 0 punti dopo 4 Gp.
Rosberg ci prova
Così si arriva in Europa con Hamilton in vantaggio di 27 punti su Rosberg e 28 su Vettel, a sottolineare il grande miglioramento effettuato dalla Ferrari da un anno all'altro. Nico, molto criticato, reagisce e vince in Spagna davanti proprio a Lewis e Seb, mentre a Montecarlo Hamilton torna a dominare per tutto il fine settimana, fino a quando la safety car entra in pista nelle fasi finali: l'inglese sceglie di cambiare gomme ma sbaglia clamorosamente la sua strategia, regalando la vittoria a Rosberg e facendosi passare anche da Vettel, che chiude 2° nel Gp in cui Button regala i primi punti stagionali alla McLaren-Honda. Per Hamilton è una sconfitta quasi traumatica, per come maturata e per la superiorità che aveva mostrato, ma il campione del mondo in carica non si abbatte e vince a Montrèal davanti al compagno, con le Ferrari per la prima volta fuori dal podio, con Raikkonen 4° e Vettel 5°, preceduti da Bottas, al primo podio stagionale. In Austria invece è nuovamente la volta di Rosberg, al terzo successo in quattro gare, che chiude davanti al compagno, mentre stavolta è Massa a salire sul gradino più basso del podio. Vettel è 4° mentre Raikkonen, dopo un errore in qualifica è già fuori al primo giro.
Lewis e Seb top, Nico flop
Alla vigilia di Silverstone Hamilton viaggia con 10 lunghezze di vantaggio su Rosberg e 49 su Vettel, ma l'inglese è in grande forma e durante l'estate fa lo scatto decisivo verso il titolo. In Inghilterra, in una corsa movimentata, riesce a vincere su Rosberg in un finale in cui si scatena la pioggia, sotto la quale Vettel corre da fenomeno riuscendo a strappare un 3° posto insperato dopo un fine settimana difficile, mentre Raikkonen sbaglia a cambiare gomme troppo presto e finisce solo 8°: è un momento difficile per il finlandese, in scadenza di contratto e per molti sulla via dell'addio, con Bottas indiziato numero 1 per la sua sostituzione, ma al di là di vari errori commessi da Kimi durante l'anno Marchionne e Arrivabene sceglieranno di dar fiducia al campione 2007 rinnovandogli il contratto anche per il 2016. Dopo Silverstone è la volta di Budapest, pista sulla quale va in scena un Gp bellissimo e ricchissimo di emozioni: al via le Ferrari prendono il comando con una partenza bellissima, mentre Hamilton finisce fuori nelle prime fasi ed è costretto a rimontare; nel finale poi succede di tutto, con Kimi costretto al ritiro per un guasto al motore e le Mercedes che commettono vari errori e che finiscono dietro, con Hamilton 6° e Rosberg 8°. In una corsa pazza come quella dell'Ungheria, momenti di gloria per le Red Bull di Kvyat e Ricciardo, entrambi a podio, per il baby Verstappen, autore di una fantastica stagione con la Toro Rosso e addirittura 4° all'Hungaroring, e per Fernando Alonso, che in una stagione travagliata, dopo il 10° posto di Silverstone riesce a chiudere addirittura 5° a Budapest. Dopo la pausa estiva poi si riparte da Spa, con Hamilton in vantaggio di 21 punti su Rosberg: dopo il Belgio e Monza questo distacco salirà a ben 53 punti, perchè Lewis vince in entrambe le occasioni, con Nico 2° a Spa ma ritirato in Italia. Vettel invece è fuori in Belgio per una foratura nelle fasi finali quando era 3° ma si rifà a Monza dove chiude 2°. Tutto questo prima di un trionfale Gp di Singapore, dove Vettel vince davanti a Ricciardo e Raikkonen, con le Mercedes in grande difficoltà che chiudono al 4° posto con Rosberg mentre Hamilton si ritira.
Re Lewis III
Dopo il ko di Singapore però Lewis infila un trittico di 3 vittorie consecutive che lo porterà dritto al titolo: in Giappone mostra i muscoli al via passando di forza il compagno Rosberg che era in pole, a Sochi, nel giorno in cui la Mercedes festeggia il titolo Costruttori, è fortunato perchè Nico rompe quando era in testa e ad Austin completa l'opera, approfittando di un errore del tedesco per andare a vincere e far suo il terzo titolo della carriera, in una corsa bella ed avvincente che regala spettacolo dall'inizio alla fine, al termine della quale Vettel è 3° davanti a Verstappen, di nuovo autore di una gara super.
Prove di 2016
Con entrambi i titoli assegnati, l'attenzione si concentra prevalentemente sul 2016, e Rosberg, dopo una stagione difficile, dimostra di non essersi del tutto smarrito e vince gli ultimi 3 Gp, in Messico, Brasile ed Abu Dhabi, con la Ferrari che a parte la giornata no in Messico si piazza sempre dietro le Mercedes.