La Ferrari è la speranza di tutti. Di tutti tranne dei tifosi della Mercedes. Perchè nessuno, a parte loro, vuole vedere nuovamente un monopolio delle Frecce d'Argento, ed in fondo, anche uno come Bernie Ecclestone, non vede l'ora che a giocarsi la vittoria siano almeno due squadre. In più, sarebbe un duello praticamente inedito, perchè mai fino ad ora Ferrari e Mercedes si sono giocate un titolo. Ma andiamo ad analizzare vettura e piloti del Cavallino, per capire se a Maranello hanno veramente le carte in regola per giocarsela con le Frecce d'Argento.
FERRARI SF16-H
Gran parte delle speranze iridate del Cavallino dipendono proprio da lei, dalla Ferrari Sf16-H. L'arma con cui a Maranello vogliono togliere lo scettro iridato alla Mercedes, che dopo due stagioni trionfali parte ovviamente da favorita. Per prepararsi alla battaglia la pattuglia guidata da Maurizio Arrivabene ha scelto di rivoluzionare la monoposto e di presentarsi al via del mondiale con una vettura completamente rinnovata, in ogni sua zona. Perchè per battere le Mercedes W07 ci vorrà un pacchetto completo e competitivo in ogni aspetto della monoposto, aerodinamico, meccanico e motoristico. I primi riscontri, quelli degli 8 giorni di test, dicono che la Ferrari è in forma ed il progetto è competitivo, anche se è difficile collocarla in una scala di valori in quanto la Mercedes praticamente ha cercare di nascondersi in ogni modo. Ciò che si può dire dopo quanto visto a Barcellona è che la Sf16-H, rispetto alla rivale tedesca, sembra avere un minor degrado degli pneumatici, fattore sicuramente importante, e che si colloca in un quadro più ampio, che spiega in parte il motivo per cui, rispetto proprio ad esempio alla Mercedes, a Barcellona nei test la Ferrari abbia voluto puntare e provare molto più con le gomme a mescola più morbida.
C'è da ricordare che questo è il primo progetto interamente sviluppato da James Allison, venuto alla ribalta con le Lotus 2012 e 2013, che guarda caso fecero della gestione delle gomme il loro punto di forza: probabilmente, Allison ha voluto dare alla Sf16-H questa impronta, cioè quello di progettare una monoposto “gentile” con le gomme, per puntare talvolta ad una sosta in meno ed altre volte, dato che da quest'anno il regolamento lo consente, di utilizzare i compound più morbidi possibili che la Pirelli metterà a disposizione. Già lo scorso anno infatti la Ferrari era molto più competitiva con le gomme morbide che con quelle dure, ed è facile presupporre che a Maranello abbiano deciso di puntare su questi fattori. In fondo, dato che per il 2017 ci sarà una rivoluzione tecnica, non aveva senso evolvere semplicemente il vecchio modello e puntare a compromessi visto lo svantaggio di fine 2015. Prendersi dei rischi per provare a vincere: uno spirito battagliero che tanti tifosi apprezzeranno, qualunque sia il risultato finale.
SEBASTIAN VETTEL
In fondo in fondo, ci credeva un pizzico già lo scorso anno. Figurarsi quest'anno. Dopo le prove ha voluto tenere bassi i toni e non lasciare spazio a illusioni, ma dentro di sé ha tutta la voglia di provarci. A fine 2014 ha preso la squadra per mano, con essa ha lavorato per migliorare ed oggi arriva il compito più difficile, quello di dover sorprendere con aspettative alte, che è sempre più difficile di sorprendere quando le aspettative sono minime. Un po' come il suo idolo Schumacher, il primo anno ha lavorato per migliorare sapendo che non c'era praticamente possibilità di competere per il titolo, mentre al secondo anno, pur se i favoriti sono gli altri, parte con la speranza di poterci provare. Tanto, se non tantissimo, dipenderà dalla monoposto, di cui lui, nei test, si è detto contento, ma che per essere approvata avrà bisogno di fare faville in un battesimo di fuoco come sarà quello di Melbourne.
KIMI RAIKKONEN
Glaciale all'esterno, vulcanico dentro. Il Kimi che si è presentato ai test di Barcellona è un Kimi voglioso di fare sul serio e che vuole essere della partita, Mercedes, Sf16-H e Vettel permettendo. Lui infatti avrebbe anche un motivo in più degli altri per far bene, perchè il suo posto l'anno prossimo non è sicuro e per tenerselo dovrà partire forte sin da subito, per evitare di incappare in spiacevoli situazioni come quelle dell'estate 2015. Se Kimi andrà forte in Ferrari gli offriranno probabilmente il prolungamento del contratto anche per il 2017, altrimenti questa potrebbe essere la sua ultima stagione in F1. Discorsi che lo toccano fino ad un certo punto, perchè lui è super concentrato sul presente e su una stagione che potrebbe dargli diverse soddisfazioni. Con una monoposto all'altezza anche lui avrà le sue chanches.