Ci siamo. Non è più tempo di chiacchiere, di speculazioni, di ipotesi senza conferme. Ora è il momento in cui la parola passa ai signori di questo sport, coloro che governano da sempre il mondo della Formula 1: il cronometro e la pista. Perchè quando sono loro a parlare, tutto ciò che si è detto e scritto non ha più significato se non sono loro a confermarlo.
Si riparte come sempre da Melbourne, in questa che sarà la stagione più lunga della storia, con ben 21 Gp in calendario. Saranno otto mesi intensi, lunghissimi, pieni di pressione per i team che con così tanti appuntamenti in agenda saranno messi costantemente sotto stress. Si riparte con poche certezze ma con il desiderio di vedere finalmente in atto, ad armi pari, quello che sembra essere un duello annunciato tra due colossi storici dell'automobilismo mondiale, Mercedes e Ferrari, che dal 20 marzo in poi combatteranno su tutti i fronti possibili. Perchè il mondiale in F1 non si vince solo con la prestazione pura della vettura, quello è, pur se un aspetto fondamentale, uno dei tanti fattori che marcano la linea tra vittoria e sconfitta. Velocità sì, ma anche affidabilità, costanza, perfezione nelle strategie, forza mentale per non cedere alla pressione, capacità di sviluppare costantemente e bene la monoposto, saranno gli elementi chiave di una lotta iridata a cui la Ferrari dovrà dirsi presente sin dalla prima corsa. Tra Mercedes e Ferrari è proprio il Cavallino che avrà più bisogno di trovare risposte e certezze per un progetto, la nuova Sf16-H, completamente rinnovato e per questo con più punti di domanda rispetto a quello degli avversari, che con la loro W07, logica evoluzione dei vittoriosi modelli degli ultimi due anni, hanno continuato sulla strada dell'evoluzione e non della rivoluzione, proprio perchè la base di partenza era una certezza.
Mercedes contro Ferrari, W07 contro Sf16-H, Lewis Hamilton e Nico Rosberg contro Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. L'essenza di questo mondiale 2016 potrebbe essere tutta qui. Con un condizionale d'obbligo, perchè i primi segnali devono arrivare dalla Ferrari. Poi, si vedrà.