"Chi è quel ragazzo che ha risposto così bene alle fesserie che ho sentito? Ha personalità". A parlare era Enzo Ferrari, che intervenne alla trasmissione radiofonica Roma 3131 per conoscere il nome di quel giovane ragazzo che aveva risposto a tono a chi diceva che l'automobilismo era uno sport per ricchi, pericoloso e che non serviva a niente. Quel giovane era Luca Cordero di Montezemolo che mai avrebbe immaginato che, grazie a quella trasmissione, sarebbe stato accolto nella grande famiglia Ferrari. Seguì infatti un colloquio che portò il Drake ad assumere Montezemolo come manager, un ruolo nelle cui vesti Montezemolo vinse tanto ma mai quanto tornò in Ferrari da presidente.
E da presidente, dopo anni difficili, ha vissuto il periodo d'oro della scuderia del Cavallino negli anni del Dream Team che vinse 6 titoli costruttori e 5 piloti con Michael Schumacher. E proprio sullo sfortunato campione tedesco, Montezemolo si sofferma in un’intervista esclusiva a Sky Sport:" "Quando Schumi smise di correre - rivela l'ex presidente della Ferrari - aveva tanta voglia di velocità, di continuare a sentire l'asfalto, che fece delle gare di motocicletta ed ebbe un brutto incidente. Fu quell'incidente che gli impedì di tornare sulla Ferrari. Avevo già fatto il contratto con Alonso, lui stette fermo per tre mesi, poi Ross Brawn al Gp di Abu Dhabi lo avvicinò e gli fece l'offerta per la Mercedes. Michael, che era come un bambino a cui avevi tolto il giocattolo, era pronto a tornare e tornò, secondo me sbagliando, con la Mercedes. Perché uno Schumacher che torna deve vincere e invece lui non ha vinto. Nel vedere dove sta Michael oggi mi viene un groppo alla gola e veramente mi dispiace tantissimo perché è stata una persona molto importante nella mia vita professionale”.