"E' stato fatto molto per la sicurezza, non abbiamo avuto avuto incidenti mortali per 21 anni in F1 e questo significa aver fatto tanto lavoro. Ma come in ogni cosa, c'è ancora da fare". A parlare è il 'Professore' Alain Prost, 4 volte campione del mondo di F1 nel 1985, 1986, 1989 e 1992, che interviene sulla vicenda di Jules Bianchi, suo connazionale deceduto dopo quasi un anno di agonia.
Secondo il francese, la tragedia scaturì da un errore di valutazione: "Ho detto quel che pensavo allora e lo ripeto oggi, anche dopo le varie indagini che si sono susseguite, perché non ho cambiato idea. Penso ci fu un errore di valutazione che purtroppo costò molto caro. C'era stato un incidente, quello di Sutil, c'era la pioggia battente e c'era scarsa visibilità. Sarebbe dovuta entrare la safety car per rallentare la corsa prima dell'ingresso della gru: fu quello l'errore".
Prost, infine, si scaglia contro l'autoassoluzione del circus sull'incidente che ha coinvolto il giovane pilota: "L'inchiesta ha svelato qualcosa di diverso da quel che dico io, ed è un po' scandaloso, pur se conosco tutte le persone che vi hanno lavorato. L'ingresso dei mezzi di recupero era l'unica cosa che ancora andava fatta sul piano della sicurezza".