Non ha la minima intenzione di tornare al volante di una monoposto di Formula 1 Nico Rosberg, il campione del mondo in carica il cui nome è stato fatto in sede di mercato negli ultimi giorni, accostato persino alla Ferrari. "Non tornerò. È un onore per me che il mio nome sia al centro di speculazioni. Ma io sono totalmente appagato della carriera che ho avuto. A volte non riesco nemmeno a credere che c'è tutto questo alle mie spalle. Mi rende felice", dice il tedesco.
Nell'intervista rilasciata al 'Corriere della Sera', Rosberg conferma che il circus non gli manca: "Non mi manca nulla. Ho chiuso il libro della mia F1 con un finale grandioso. È stata una parentesi formidabile della vita e rimarrà nel mio cuore. Forse solo un giorno, riguardando le foto con i nipotini, mi verranno le lacrime agli occhi. Ma per ora non ho rimpianti". Anche se sta seguendo il Mondiale in corso e non nasconde il tifo per la Mercedes: "Mi auguro che vinca la mia 'vecchia famiglia'. Sono rimasto vicino ai ragazzi di Brackley. Però non mi sbilancio tra Hamilton e Bottas: nessuna preferenza tra i due".
Da osservatore esterno Rosberg esprime il suo parare sul duello tra Vettel e Hamilton a Baku: "Nessuno conosce Lewis meglio di me: vi assicuro che non ha rallentato volontariamente Vettel. Poi Sebastian non ha saputo controllare il cattivo umore e i pensieri negativi. Ma non mi aspettavo un 'fallo di reazione' come quello che ha fatto: ha procurato un danno a stesso. E quello che è successo dopo è stato qualcosa di non necessario, che ha ulteriormente caricato la vicenda".