Si è fatta attendere più di tutte, questa Str12, svelandosi all'incirca ad una quindicina di ore dall'inizio dei test, al tramonto di Barcellona, anche se in realtà aveva percorso qualche giro sul circuito di Misano, in un pomeriggio nebbioso e poco fortunato, visto il problema tecnico che ha interrotto prima del previsto il filming day. Niente che possa intaccare la fiduciosa di un gruppo di lavoro ben assortito come quello di Faenza, che spera di poter far bene con questa monoposto nata nuovamente sotto la direzione tecnica di James Key.
Cambia completamente per motivi di marketing la livrea, ora blu, rossa e argento, per sponsorizzare il mercato della 'Red Bull Simply Cola'. Per quanto riguarda le soluzioni tecniche, la Toro Rosso segue la strada intrapresa dalla Mercedes e sceglie un muso senza sporgenza, con i flussi che dunque seguiranno un percorso diverso rispetto alle tante altre vetture, mentre è presente l'S-Duct. Bargeboards e deviatori di flusso sono abbastanza tradizionali, mentre le prese d'aria dei radiatori sono contenute, con le pance che evidenziano un lavoro di rastremazione ed affinamento come visto sulle altre monoposto. L'airscope presenta una suddivisione in tre parti per far giungere aria alle componenti del motore che ricordiamo quest'anno tornerà ad essere Renault sulle vetture faentine, dopo la parentesi 2016 con Ferrari. Non manca la pinna stabilizzatrice sul cofano.
Potrebbe trattarsi di una monoposto ambiziosa questa Str12, visto che Toro Rosso già negli anni scorsi ha sempre progettato un buon telaio troppe volte azzoppato da motori poco affidabili (il Renault delle stagioni 2014 e 2015) o non sviluppate, come il caso della passata stagione quando la scuderia satellite Red Bull ha dovuto correre con l'unità Ferrari 2015 senza aggiornamenti. Con una power unit finalmente competitiva, Toro Rosso sogna il quinto posto nel Costruttori e magari un podio in una tappa del mondiale, sarà difficile ma non impossibile.