Dopo i primi tre gran premi della stagione 2014 di Formula 1, si fanno le prime riflessioni sul campionato e sul futuro. Come riporta la BBC, il presidente della Fia Jean Todt ha dovuto incassare un secco no da Bernie Ecclestone e da sei scuderie - Red Bull, Ferrari, Mercedes, McLaren, Williams e Lotus - per l'introduzione di un tetto ai costi a partire dal 2015. "Se il detentore dei diritti commerciali (Ecclestone, ndr) e sei squadre sono contrarie, è una questione di matematica. In questo caso niente tetto ai costi", ha detto Todt.
Il presidente della Fia dovrà cercare un'altra strada, come i regolamenti, per ridurre le spese del circus: "In un certo senso sono deluso perché può essere più difficile raggiungere quella riduzione che mi sembra necessaria. Ma siamo tutti a favore della riduzione dei costi attraverso i regolamenti".
Jean Todt ha fatto anche il punto sulla situazione sportiva, tenendo conto delle lamentele delle scuderie che stanno faticando in questo inizio di mondiale: "Cambiare il regolamento? Quelli che sono davanti non si lamentano, gli altri sì e fanno più rumore di chi è soddisfatto. La storia della F1 è piena di periodi di egemonia: Ferrari, McLaren, Williams, Red Bull ed ora le Mercedes. Io non ho il potere di rallentarle, è una sfida che riguarda le altre scuderie. Non sarebbe giusto penalizzare un team che ha lavorato meglio degli altri".