L'Arsenal vince l'FA Cup. In un Wembley tutto esaurito, i Gunners vincono 2-1 il derby londinese contro il Chelsea di Antonio Conte e vincono la tredicesima coppa della loro storia. Avanti nel primo tempo gli uomini di Wenger grazie alla rete di Sanchez. Nella ripresa, i Blues rimangono in 10 ma pareggiano grazie a Diego Costa. Dopo due minuti arriva il sigillo finale di testa di Aaron Ramsey. Settima FA Cup per il tecnico dell’Arsenal.
In un Wembley tutto esaurito, l'Arsenal vince il derby con il Chelsea e si aggiudica la sua tredicesima FA Cup. La finale, iniziata con un toccante omaggio alle vittime dell'attentato di Manchester, viene subito sbloccata dai Gunners: Sanchez, al minuto 5, vince un rimpallo, entra in area e di destro batte Courtois. Grandi proteste dei Blues: sulla rete del cileno, Ramsey è in posizione di fuorigioco, giudicata però non attiva dall'assistente. Prova a reagire il Chelsea: al minuto 15, Diego Costa conclude verso la porta di Ospina, ma Mertesacker è bravo a respingere. L'Arsenal non si lascia intimidire e continua a martellare: imbucata geniale di Sanchez per Ramsey, che sorprende con il tocco sotto il portiere belga. Miracoloso Cahill a respingere sulla linea il pallone del raddoppio. A sfiorare il gol sono ancora gli uomini di Wenger: al minuto 20, il colpo di testa di Welbeck finisce sul palo. Protagonista, stavolta in negativo, il gallese, che da zero metri riesce a colpire nuovamente il montante di testa, perdonando il Chelsea. I campioni d'Inghilterra provano allora ad approfittarne alla mezz'ora: sul lancio di Matic, Diego Costa sfrutta l'incertezza di Ospina e Holding, ma il portiere colombiano è bravo a respingere in corner. La migliore occasione per gli uomini di Conte nel primo tempo arriva al minuto 39: Hazard pesca Pedro in area, che controlla e colpisce di destro dai 15 metri. La palla, però, finisce alta sopra la traversa. E' l'ultima occasione di una prima frazione di gioco quasi interamente dominata dall'Arsenal, con i Blues che si svegliano troppo tardi.
Nel secondo tempo, però, è un altro Chelsea: dopo soli 6 minuti Moses entra in area e cerca il diagonale destro, ma è bravo Ospina a respingere la sua conclusione. Tocca poi a Pedro andare vicino al pareggio allo scoccare dell'ora di gioco. Dopo 5 minuti, si rivede l'Arsenal: è Bellerin, di destro, ad esaltare i riflessi di Courtois, che blocca a terra in due tempi. Al minuto 68, l'episodio che cambia il match: Moses cade in area, ma Taylor interpreta alla perfezione la simulazione del numero 15 ed estrae il secondo giallo, lasciando il Chelsea in 10. Con i Blues sotto di un uomo, ci pensa Diego Costa a trovare l'1-1 al 76': il numero 19, dopo un controllo di petto in area, batte di destro Ospina, che non riesce a togliere la sfera dallo specchio della porta dopo la deviazione di Mertesacker. I Gunners non fanno una piega e, dopo soli 180 secondi, tornano in vantaggio: è Ramsey, completamente dimenticato da David Luiz, a battere di testa Courtois dopo un ottimo lavoro di Giroud, appena entrato. Il difensore brasiliano prova a farsi perdonare al minuto 84 colpendo di testa, ma la sfera finisce sull'esterno della rete. Sul ribaltamento dell'azione, però, l'Arsenal va vicino al 3-1: contropiede a velocità supersonica di Bellerin, ma il suo diagonale finisce di poco a lato. Al minuto 87, clamorosa occasione per il Chelsea: Kante pesca in area Diego Costa, che controlla e spara di destro, ma sulla sua conclusione il portiere colombiano trova l'ennesimo miracolo di giornata. L'altra grandissima chance finale è sprecata da Ozil, che va via in contropiede, supera Azpilicueta e conclude di sinistro sul primo palo, centrando però il legno a Courtois battuto. Il forcing finale non scalfisce la tredicesima vittoria dell'Arsenal in quella che, da oggi, può essere ribattezzata l'FA Wenger Cup: settimo successo in questa competizione per il tecnico francese, nessuno come lui. Antonio Conte, invece, fallisce il 'Double', vale a dire la vittoria in campionato e in coppa nazionale, in una stagione comunque straordinaria da parte del suo Chelsea.