Il derby d'Italia si avvicina e Felipe Melo, grande doppio ex della sfida, si è raccontato alla vigilia della partita ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Il centrocampista brasiliano, ora in pausa fino a gennaio con il suo Palmeiras, si schiera nettamente a favore dei nerazzurri: "Non potrei mai parlar male della Juventus, ma l’Inter è tutt’altra cosa. Ho questi colori nel cuore, non c’è bisogno di chiedermi da che parte starò”; non vuole però azzardare un pronostico: "Non faccio previsioni, il derby d’Italia è un match da tripla in cui può accadere di tutto”.
Felipe Melo a Torino ha collezionato 78 presenze e 4 reti in due stagioni non semplici per i bianconeri, a Milano 38 gettoni e l'unica rete segnata all’Hellas in un anno e mezzo comunque importante: “La prima stagione fu positiva, il derby vinto è stato indimenticabile. Peccato per l’addio di Mancini, fu pesante. Amava questi colori e conosceva l’ambiente alla perfezione. Con lui saremmo arrivati sicuramente in Champions League. Ma con quella confusione in società…”. Colpa di Thohir? “Non c’era mai: una volta seguiva l’Inter, un’altra il D.C. United. Così non andava bene. C’era tanta confusione, un grosso problema per noi. Mancini e Ausilio non avevano responsabilità”.
Adesso l'allenatore, la squadra e soprattuto la società (Suning con Zanetti come guida) sono cambiati e questa Inter, adesso in testa al campionato, ha la grande possibilità di allungare sui bianconeri: "Arriva alla grande, da prima in classifica. Imbattuta e con tante certezze. Se uscisse indenne Spalletti, che considero un valore aggiunto avendo una grande personalità in cui mi rivedo, avrebbe tutto per puntare con decisione allo scudetto”.
La stella di questa squadra è sicuramente Mauro Icardi che quest'anno con le sue 16 reti sta trascinando la squadra verso il sogno scudetto dopo sei anni di egemonia bianconera. Felipe Melo sembra aver cambiato idea sull'attuale capitano nerazzurro dopo gli scontri degli anni passati: "Ultimamente mi è piaciuto sia in campo che fuori. Si è lasciato alle spalle tante cose, ha riconquistato il pubblico dimostrando di essere un vero interista. È in nazionale, sempre decisivo. E le dichiarazioni sul Real Madrid sono bellissime (“Sto bene qui, cosa potrei chiedere di più?”). Oggi merita la fascia”.
La solita arroganza del brasiliano traspare nella risposta alla domanda sulle parole di Prandelli, il quale affermò che è stato uno dei centrocampisti più forti in assoluto: “Grande allenatore, lo ringrazio. Ma non è l’unico che ha parlato bene di me: penso a Maradona, Mourinho disse cose incredibili sul mio conto. In tanti sanno che giocatore è Felipe Melo. Il resto non mi interessa: i media pensano di capire di calcio, ma se non fossi stato un centrocampista di livello come avrei potuto vestire certe maglie?”.