Un altro weekend non certo memorabile per Fernando Alonso. All'Hungaroring lo spagnolo della Ferrari ha chiuso quinto, senza mai essere realmente in gara con i migliori: "Oggi abbiamo dimostrato che il quinto posto in qualifica era un miracolo - spiega Fernando -, eravamo troppo lenti rispetto a quasi tutti. E' da quattro anni che è così, ma alla fine riusciamo sempre a lottare per il campionato".
Alonso ha analizzato con franchezza il fine settimana ungherese, senza risparmiare punzecchiature alla scuderia: "Venerdì era già un momento difficile per noi: non abbiamo avuto dei long run buoni come altre volte, quindi avevamo dei dubbi sul nostro passo gara e oggi purtroppo quei dubbi sono stati confermati. Penso con una Mercedes, una Red Bull, una Lotus più veloce di noi, invece di essere settimi e ottavi, siamo quinti e settimi: ancora una volta abbiamo fatto ancora di più del nostro potenziale". Il discorso si sposta poi su un mondiale che sembra sfuggire di mano: "Lotteremo fino alla fine e sarà nelle nostre mani se facciamo tutto bene. Mancano ancora nove gare e con tutti quei punti in gioco sappiamo che dobbiamo dire ancora la nostra. Certamente il nostro obiettivo è lavorare forte tutta l’estate e arrivare a Spa e a Monza con dei pezzi nuovi. Tutti, dal primo all’ultimo dentro la squadra, lavoreremo giorno e notte al simulatore, sull’aerodinamica, sulla meccanica, su tutto per arrivare alle prossime gare con una macchina pari agli altri e vincere tre o quattro gare di fila. Se vinci tre o quattro gare di fila i distacchi con il leader scendono rapidamente, è quello il nostro obiettivo".