Dispiace dirlo, ma bella non è. Speriamo che sia l’unico difetto di un modello che purtroppo, a prima vista, non si fa di certo amare per le sue forme. Una pugnalata alla schiena per gli amanti dell’estetica, sacrificata per via dei nuovi regolamenti. Per fortuna però, una macchina in F1 può essere brutta ma anche velocissima. Ed è quello che si augurano i vari Domenicali, Tombazis, Allison, Fry e soprattutto Alonso e Raikkonen, i due piloti cui spetterà il compito di portare in pista questa nuova F14 T. Un modello che si fa notare per alcune scelte che possono essere il primo monito di ottimismo per la nuova stagione.
La Ferrari ha osato e ha dato vita a un muso anteriore diverso rispetto a quello delle altre vetture sin qui svelate, cosa a cui va aggiunto il fatto che, contrariamente alle aspettative, i tecnici di Maranello siano stati fedeli alla sospensione a tirante, o pull-rod, sia all’anteriore che al posteriore. Novità anche sulle ali, che per via dei nuovi regolamenti saranno diverse rispetto allo scorso anno. L’ala anteriore dovrà essere più stretta di 75 millimetri da ogni lato, e questo è un cambiamento radicale che avrà tanti effetti sull’aerodinamica della nuova monoposto, mentre per quanto riguarda quella posteriore, c’è da evidenziare tre sostanziali cambiamenti che vengono messi in risalto anche nella scheda tecnica sul sito ufficiale della Ferrari: corsa più ampia del sistema Drs, minore profondità e rimozione del profilo alare inferiore come richiesto dalle nuove regole. Per questo è stato inserita, in posizione centrale, una specie di piccola pinna per sostenere il profilo principale dell’ala.
Tante novità sono però legate come già si sapeva al motore ed al Kers, con quest’ultimo che quest’anno avrà molta più potenza e che verrà chiamato Ers, in quanto ormai si parla non più di “sistema di recupero dell‘energia cinetica“ ma di “sistema di recupero dell‘energia“, dovuto proprio ai nuovi turbocompressori. I nuovi turbo V6, dotati di una cilindrata di 1600 cc e che potranno girare ad un massimo di 15mila giri, potranno usufruire al massimo di 100 chili di benzina, e dunque una delle prime verifiche che verranno effettuate a Jerez saranno quelle relative ai consumi e all’affidabilità. Da non sottovalutare che queste nuove vetture saranno dotate di otto marce anziché sette, più ovviamente la retromarcia, i cui rapporti dovranno rimanere gli stessi per tutte le gare in calendario. Il peso minimo è adesso di 691 chili.
Queste le caratteristiche della nuova F14 T, una vettura cui spetta il compito di riportare a Maranello un titolo che ormai sfugge da troppo tempo alla scuderia del Cavallino Rampante. Per farlo servirà una monoposto veloce e soprattutto affidabile, in una stagione dove appunto l’affidabilità, punto di forza delle Rosse degli ultimi anni, giocherà un ruolo determinante. Con tante vittorie, anche un brutto anatroccolo come la F14 T potrà diventare un maestoso cigno.