"L'importanza di Monza non si nega ma non è compito nostro negoziare". Questo il pensiero di Sergio Marchionne, presidente della Ferrari e amministratore delegato di Fca, sul rinnovo che appare sempre più difficile del Gran Premio d'Italia a Monza dopo il 2016. Il numero uno del Cavallino precisa, intercettato nel paddock, precisa: "Bernie Ecclestone capisce l’importanza di questo circuito per l’Italia, ma anche per gli altri, glielo dirò anche oggi. Ma è una questione delicata, abbiamo visto cosa è successo con la Germania che ha perso il GP".
Marchionne si concentra poi sul presente e sul futuro della Scuderia Ferrari: "I progressi fatti non bastano - continua - ma bisogna ricordare da dove siamo partiti e quindi bisogna dire che i passi avanti sono stati enormi. La Mercedes ha mostrato tutta la sua forza, cercheremo di lottare fino al termine della stagione. Quest'anno la nuova auto non era prontissima, per la nuova siamo partiti molto in anticipo e abbiamo investito ancora più risorse".
Il numero uno della Ferrari si concentra poi sulla conferma di Kimi Raikkonen: "Un atto dovuto. La conferma se l'è guadagnata e gli abbiamo messo anche un po' di pressione addosso. Il Gran Premio? Promesse vorrei farne ma è un GP difficile, speriamo venga a trovarci il premier Matteo Renzi".