L'hanno chiamata SF16-H. Una continuità, almeno nel nome, per dare seguito a ciò che è cominciato lo scorso anno, quel 2015 che è stato la prima stagione del nuovo corso. Quello di Marchionne, quello di Arrivabene, quello di Allison e Di Resta, quello di Sebastian Vettel. Continuità nel nome ma non nelle soluzioni, perchè questa Ferrari, come già dallo scorso anno facevano sapere da Maranello, è una Ferrari aggressiva, che si presenta con numerose ed interessanti novità, che poco hanno a che vedere con la SF15-T della passata stagione.
La nuova Ferrari è venuta alla luce in stile sobrio, con una presentazione online sul sito della scuderia, ed è stata presentata dai diretti interessati, ovvero il team principal Arrivabene, i piloti Vettel e Raikkonen, il direttore tecnico Allison e soprattutto Simone Resta e Mattia Binotto, rispettivamente capo della progettazione e direttore delle operazioni Power Unit. Sono stati proprio questi ultimi ad analizzare le novità più importanti di questa SF16-H, (dove “SF” sta per Scuderia Ferrari, il “16” è ovviamente riferito all'anno ed “H” sta per “Hybrid”), la quale presenta, pur se si è lavorato in ogni zona della vettura, cinque aree di riferimento in cui si è intervenuti di più rispetto allo scorso anno: muso anteriore, sospensione anteriore, fiancate e radiatori, power unit, retrotreno. Andiamo a scoprirli uno ad uno.
MUSO ANTERIORE
La prima novità, tra l'altro molto visibile, riguarda il muso anteriore: anche la Ferrari sposa, come praticamente tutte le squadre hanno fatto nel 2015, il concetto di muso corto, con il piccolo “naso” a sporgere, cambiando quindi completamente la concezione dell'anteriore rispetto alla monoposto precedente. Una scelta dettata da esigenze aerodinamiche, con l'obbiettivo di avere una gestione dei flussi diversa e migliore sotto il corpo vettura.
SOSPENSIONE ANTERIORE
Rimanendo nella zona anteriore della vettura, l'altro grande e drastico cambiamento riguarda la sospensione. Dopo 4 anni a Maranello hanno deciso di tornare alla più tradizionale soluzione a puntone, o push rod, con una diversa proiezione dei bracci e del quadrilatero articolato, con caratteristiche migliori di peso, rigidezza e cinematica. Questa scelta è da ascrivere alla volontà di avere una messa a punto più variabile e semplice, cosa che il pull rod non sempre permetteva, che con la sua eccessiva rigidezza (caratteristica che infatti Simone Resta ha sottolineato per il nuovo progetto) complicava la ricerca della messa a punto ottimale.
FIANCATE E RADIATORI
Per quanto riguarda il telaio, abbiamo una forma modificata delle fiancate, con un taglio della carrozzeria e dei radiatori rivisti. Le nuove soluzioni che si hanno in quest'area hanno un obbiettivo sia motoristico che aerodinamico: nel primo caso, si è cercato di raggiungere la miglior efficienza di raffreddamento possibile, nel secondo perchè le fiancate precedono la zona del retrotreno, e devono quindi portare alla zona posteriore flussi aerodinamici più puliti possibili.
POWER UNIT
Dopo una crescita costante lungo tutto il 2015, durante questo inverno i motoristi Ferrari sono intervenuti principalmente per avere una diversa architettura e ovviamente per cercare di ottenere più potenza. Si è lavorato sugli ingombri perchè avere un motore più compatto permette di avere un retrotreno più rastremato e quindi in teoria più efficiente, anche se una maggior compattezza comporta sempre temperature più alte (e quindi maggior rischi in termini di affidabilità), ed è per questo che in casa Ferrari si è intervenuti, come scritto sopra, per avere fiancate e radiatori che dessero un'efficienza di raffreddamento migliore. Sul piano prestazionale, si è cercato di migliorare la combustione, l'ingresso dell'aria, l'aspirazione, la parte ibrida e quella del turbo.
RETROTRENO
Un motore più compatto ha concesso ai progettisti di avere un retrotreno più stretto e snello, che dovrebbe portare notevoli vantaggi aerodinamici. La parte posteriore di questa SF16-H è molto filante, quindi questo dovrebbe comportare flussi più puliti nella parte finale della vettura, con l'aria che verrà poi convogliata tra diffusore, estrattore e ala posteriore.
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