Continuano le presentazioni in casa Fidelis Andria, con il rinnovo e ampliamento della base societaria e dirigenziale. Questa volta è il turno del direttore generale Beppe Camicia e del presidente onorario e nuovo socio, il notaio Salvatore D’Alesio, annunciati la scorsa settimana e già a lavoro per i colori andriesi. Li introduce il presidente Aldo Roselli: “Volevamo alzare il livello qualitativo rispetto alla scorsa, ottima stagione, e credo che con Camicia e D’Alesio lo faremo. Con loro vogliamo completare i quadri dirigenziali”. Dopo un breve inciso del presidente D’Alesio, prende parola il nuovo direttore generale, che si esprime con toni entusiastici nei confronti della nuova esperienza: “Non potevo rinunciare a questa offerta. È un’avventura importante per la mia crescita, per cui sento una grande responsabilità. Ci sono tanti ambiti su cui intervenire: quello tecnico in primis, su cui migliorare sarà impegnativo. Dovremo muoverci in maniera precisa in diversi ambiti: comunicativo, commerciale e soprattutto sociale, coinvolgendo famiglie, giovani e scuole, rafforzando il ruolo del settore giovanile”. Interpellato sui motivi che l’hanno portato ad accettare Andria, non ha dubbi: “Il blasone e l’ambizione dei presidenti in primo luogo. Vi racconto un aneddoto: nel 2015 sono stato qui per una consulenza che mi fu richiesta dall’allora presidente della Fidelis Andria; quando entrai dalla porta principale dello Stadio degli Ulivi, percepì subito una sensazione positiva. Rientrare in quello Stadio lunedì è stata un’emozione altrettanto forte”. Alle presentazioni segue un ampio spazio alla questione ripescaggio, che continua a tenere banco ad Andria. La società del presidente Roselli si è mossa dalla scorsa settimana per raccogliere i 650 mila euro necessari ad iscriversi alla Serie C, di cui 350 per l’iscrizione e altri 300 per il contributo a fondo perduto richiesto alle società ripescate.
Con la consulenza notarile di D’Alesio la Fidelis sta lavorando sulla fideiussione assicurativa necessaria per coprire queste spese, che verranno sostenute dal presidente Roselli e dal vicepresidente Giuseppe Catapano. Due gli snodi fondamentali: nella giornata di oggi si saprà l’esito del ricorso delle squadre escluse in primo luogo dalla Serie C (Sambenedettese, Paganese, Novara, Carpi e Chievo, quest’ultima dalla Serie B), mentre nei prossimi giorni la società federiciana, affiancata dal comune di Andria, cercherà entro la giornata di lunedì di raccogliere tutta la documentazione necessaria, composta di certificazioni e la stessa fideiussione. Questione stadio: gli accorgimenti tecnici sono stati già pianificati. Per quanto riguarda la costruzione della rosa, invece, si attende di capire definitivamente la categoria in cui militerà la Fidelis in questa stagione, sebbene diversi elementi, tra cui il terzetto difensivo (il già confermato Venturini, Benvenga e Fontana) e Bolognese siano in odore di riconferma. I prossimi giorni saranno di febbrile attesa: lunedì arriverà una prima, grande risposta sul futuro della Fidelis Andria.
Articolo di Gianluca Losito