Nel pre-Cerignola, in conferenza stampa si presenta un Favarin determinato: "La vittoria di domenica ci ha dato un'iniezione di fiducia perché abbiamo sconfitto un avversario ostico. Ora affrontiamo una delle squadre più forti del girone, un risultato positivo contro il Cerignola ci darebbe ancor più certezze. Giocare diverse partite ravvicinate può causare fastidi fisici ma la squadra fisicamente sta abbastanza bene, questo periodo sarà propedeutico per l'inserimento definitivo dei nuovi innesti come Dalla Bona e Dalla Corte."
Interpellato sulla composizione della rosa (in continua evoluzione visto anche il cambio di modulo dal 4-2-3-1 al 3-5-2) il tecnico toscano si esprime in questi termini: "So che la società è presente, avevamo già pensato di intervenire perché la coperta è corta, in particolar modo per gli under. Se ci sarà l'occasione di migliorare il roster o completarlo almeno a livello numerico non ce la faremo sfuggire". Favarin si sofferma anche sul grande equilibrio del girone, con nessuna squadra a punteggio pieno e 12 squadre in 5 punti: "Questo è un campionato che rimane in bilico fino alle ultime giornate: tutte le squadre possono perdere punti come dimostrato dagli ultimi risultati. Per le prime valutazioni aspetto un ciclo di 8-10 giornate, quando tutte le squadre saranno entrate a pieno regime. L'unica squadra che mi sembra più avanti in questo momento è il Taranto." In ultima battuta, Favarin ritorna a mente fredda sulla partita di due giorni fa: "Nel primo tempo abbiamo fatto un buon gioco, poi nella seconda frazione il campo é diventato meno praticabile, la squadra si è abbassata e impaurita e abbiamo dovuto puntare sulle ripartenze." Bollettino medico: Petruccelli e Montemurro verranno valutati nel pomeriggio, anche in relazione al successivo impegno di domenica.
Nel frattempo, tocca soffermarsi ancora sulla questione del campo. Oggi la squadra si é allenata al "Degli Ulivi" in condizioni a dir poco pietose, e dagli uffici comunali non sembra muoversi ancora nulla. Dopo domenica il campo é in condizioni ancora peggiori, se possibile.
Articolo di Gianluca Losito