La corsa alla presidenza della FIGC si infiamma. Il 29 gennaio si dovrà votare e ad oggi i candidati alla carica di numero 1 del calcio italiano sono 3: Tommasi, presidente dell'Assocalciatori, Cosimo Sibilia, ora a capo della Serie D e Gabriele Gravina, che ora guida la Lega di Serie C. Quest'ultimo è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva e ha fatto il punto della situazione: "Se sia meglio il candidato unico? Sarei stato ben felice di cedere il passo, ma purtroppo l'unico programma sul quale si è lavorato è il mio e quello della Serie C: è giusto, perciò, che io rappresenti quelle istanze nel palazzo che dovrà affrontare questi cambiamenti". Sui suoi concorrenti ha commentato: "Lo scenario attuale fa venire la pelle d'oca e nessuno l'avrebbe auspicato alla vigilia, ma vedo anche aspetti positivi. Innanzitutto, ha permesso alle diverse componenti di affrontare, in questi 40 giorni, argomenti di politica sportiva, cosa che non avevamo mai fatto negli anni precedenti. Da lunedì, poi, inizieremo un nuovo confronto, sperando che ci siano delle affinità. Per questo, non escludo accordi con Sibilia e con Tommasi. Voglio confrontarmi con loro e vedere se troviamo un ampio consenso, raggiungendo una strada meno tortuosa per arrivare al processo di riforma del calcio italiano”.