Criticato da più parti dopo le sue dichiarazioni inerenti a 'calciatori e banane', Carlo Tavecchio non ha alcuna intenzione di farsi da parte (nonostante la richiesta delle 9 squadre di Serie A) dalla candidatura alla guida della Figc ed è pronto, in caso di elezione, ad istituire una nuova figura: "Proporrò un consigliere federale per l'integrazione, delegato a combattere la discriminazione razziale. Spero sia un atleta - dice in un'intervista al Tg1 -, un calciatore".
L'attuale presidente della Lega Nazionale Dilettanti non ci sta e, alle accuse, risponde: "In tempi non sospetti ho fatto molto per l'integrazione. Grazie ai miei provvedimenti migliaia di giovani non italiani hanno potuto giocare tesserandosi per la Figc". Poi la risposta ai 9 club di A che hanno chiesto a lui e ad Albertini di ritirarsi: ''Non cambia la sostanza del mio impegno, la stragrande maggioranza delle socieà sostiene la mia candidatura di servizio e il mio programma di rinnovamento del calcio italiano. Io vado avanti''.
Tavecchio ricorda poi che il sostegno di cui gode arriva dalle leghe minori: "I poteri forti con me? Non mi risulta. In questo momento i poteri forti sono contro di me. I miei poteri forti sono il calcio di base, il mondo dei giovani, il volontariato. E di questo che il calcio italiano ha oggi bisogno ed è questo che le società che mi sostengono mi hanno chiestO: riportare il calcio al centro".