A fine settimana scattano gli europei jr. M/F a Sarajevo.

Pubblicato il 20 giugno 2024 alle 14:06
Categoria: Boxe
Autore: Wilma Gagliardi

A fine settimana scattano gli europei jr. M/F a Sarajevo.




Valeria Calabrese e Franco Federici guidano le due squadre.  Presenti Russia e Bielorussia.

di Giuliano Orlando

Sarajevo, la capitale della Bosnia Herzegovina, ospita la rassegna europea junior (15 e 16 anni) giunta alla 28° edizione maschile e 15° femminile. Venerdì e sabato arrivo delle nazioni, visite mediche, assegnazione degli hotel, il 23 giugno, primo colpo di gong. La rassegna si svolgerà all’Arena Hotel Hills e si concluderà domenica 30 giugno, con tutte le finali. Il giorno precedente turno di riposo. La nostra compagine femminile, che ha svolto la preparazione in Italia, guidata da Valeria Calabrese, responsabile del settore femminile, affiancata dai tecnici Gianfranco Rosi e Lorenzo Di Giacomo, è composta da 8 azzurrine: 46: Michela Guglielmon; 48: Giorgia La Rosa; 50: Estella Filardi; 52: Ludovica Vitoni; 54: Kesia Reale; 57: Amelia Zamana; 60: Veronica Naticchi; 70: Sara Scorrano.                                                                                                                                                                         

Il maestro Franco Federici, responsabile delle giovanili maschili, coadiuvato dai tecnici Ottavio Barone e Nazzareno Mattei, ha optato per un corposo stage in Ungheria e dopo un breve ritorno ad Assisi, ha concluso la preparazione a Bucarest in Romania, dove la squadra si trova dal 12 giugno, allenandosi con le altre nazionali che hanno fatto la stessa scelta. I dieci titolari sono questi: 46: Tomaso Orlando; 48: Riccardo Papa; 52 Anthony El Moety; 54: Gabriele Bellandi; 57: Salvatore Lo Piccolo; 60: Matteo De Micco; 63: Giuseppe Cavallo; 70: Tiberio Noccadello; 75: Luca Casarza; 80: Francesco Foglia. A completare la squadra, il fisioterapista Edoardo Capitanucci. Arbitro per l’Italia: Alexandra Harstea.

Alla scorsa edizione allestita a Ploiesti in Romania, assenti Russia e Bielorussia, con 118 atlete e 260 atleti, per un totale di 378 giovani e 32 nazioni al via, l’Italia al femminile tornò a casa con un bottino sontuoso: l’oro della Muzzi (57) e gli argenti della Golinelli (63) e della piemontese Scorrano (66) al primo anno da jr. presente anche a Sarajevo nei 70 kg. L’altra azzurra che torna agli europei jr. è la siciliana Filardi salita nei 50 kg. Valeria Calabrese ha faticato parecchio per formare e preparare la squadra: “A parte le due che hai citato, il resto è alle prime armi e gli europei junior da anni presentano atlete già formate e con tanti match alle spalle, il nostro handicap storico. Mentre lo scorso anno misi assieme l’International Tournament “Round Robin” ad Assisi, con la presenza di nazioni di vertice e il confronto per le azzurre fu importante, quest’anno è stato quasi un disastro, rifiuti a non finire e non ti dico la fatica per far arrivare polacche, ungheresi e serbe, sia pure in numero assai ridotto. Ringrazio la federazione che ha capito il problema e mi ha facilitato l’iter degli inviti. A parte la Scorrano, che reputo alla pari con la concorrenza, le altre pur con buone basi tecniche, pagano la pochissima esperienza di ring. Zamana, Guglielmon, La Rosa e Reale sono del 2009 ancora quindicenni, mentre Vitoni e Naticchi l’anno prossimo saliranno nelle youth. Inoltre, non crescono le scolare come mi auguravo e questo è un segnale allarmante. Speravo che gli europei scoolboy e girl si svolgessero ad Assisi, per avere una bella promozione, purtroppo l’evento è saltato e la promozione la faranno in Bosnia. Con questo le azzurre saliranno sul ring per vincere e nessuna parte rassegnata. Il problema è che l’esperienza, il mestiere lo fai combattendo spesso. Faccio un esempio: la ligure Amelia Zamana del 2009, allieva del maestro Lorenzo Di Bari del gym di Savona, è la migliore nei 57 kg. proviene dalla kick, dirottata solo lo scorso dicembre nel pugilato. Ha vinto il titolo italiano di categoria a maggio, battendo la toscana Perna e dimostrando buone qualità e la determinazione giusta.  Lo sai quanti incontri ha disputato? Otto in tutto, compresi quelli del Round Robin. Ne avesse una ventina, viste le qualità embrionali sarebbe da podio. Ho fatto un esempio, ma il discorso è generale. Purtroppo. Quando vedi sui libretti atlete che a 15 e 16 anni, hanno disputato cinquanta incontri e anche più, ti cascano le braccia. Per non parlare delle russe che iniziano a fare tornei a 10 anni”.

Sulla sponda maschile, il maestro Franco Federici, romano doc, una passione infinita, che mangia pane a boxe a pranzo e cena, concedendosi, qualche squisito dolce - visto che nel suo panificio-pasticceria hai solo l’imbarazzo della scelta - per i suoi junior, ha scelto di giocare in trasferta. Dei dieci prescelti, tre hanno preso parte agli europei 2023 in Montenegro, gli altri sette sono debuttanti.                                                                               

  “Non è che nel prato degli junior spuntino molti quadrifogli – con garbata ironia mi informa subito – ma cerco di fare di necessità virtù. Farli allenare in Italia tra di loro non li avrebbe migliorati. Meglio il confronto con qualche nazione straniera dove c’è antagonismo. Ho optato per l’Ungheria, e ritengo sia stata una scelta indovinata. Infatti non è mancato quello spirito nazionalistico, per far meglio del tuo avversario, e ogni   giorno anche se non abbiamo disputato una sfida ufficiale, era una battaglia vera e stimolante. In linea generale noi avevamo una base tecnica migliore, mentre gli ungheresi apparivano più maturi muscolarmente, alcuni facevi fatica a ritenere avessero 15 o 16 anni, sembravano ventenni abbondanti”. 

A quanto pare ci saranno russi e bielorussi, in particolare i primi faranno la differenza e non di poco?

“Io faccio l’allenatore e non il politico, quindi nessun commento. E’ chiaro che sarà più difficile della scorsa edizione, quando erano assenti. A Budva il romano El Moety raggiunse la finale nei 48, stavolta è salito a 52 e tra l’altro per svariati motivi, compreso lo studio, è stato poco tempo con la squadra e capirò sul ring se è maturato. Mentre il leggero De Micco e in particolare Noccatello salito a 70 kg. hanno indubbiamente compiuto progressi. Gli altri hanno specifiche qualità, parlo di Orlando e Bellandi, come pure di Papa e Cavallo uno che ha forza e coraggio da vendere e deve sfruttare queste qualità con intelligenza, senza lasciarsi prendere dall’istinto battagliero. A Casarza (75) e Foglia (80), questo torneo deve servire per fare esperienza, senza alcuna illusione, visto il record assai limitato. Per tutti il sorteggio sarà determinante, come sempre nei tornei”.

Giuliano Orlando