Prima finale per Fiorentina e Inter, che in attesa di disputare quelle di Conference e Champions League a giugno si contendo la Coppa Italia all’Olimpico, trofeo che i nerazzurri di Simone Inzaghi hanno già conquistato l’anno scorso.
Inizia il momento della verità per Fiorentina e Inter, che in poco più di due settimane si giocano una stagione intera. Il primo appuntamento da segnare con il circoletto rosso è la finale di Coppa Italia, che per i viola, oltre a essere il primo trofeo alzato dal 2001, aprirebbe le porte dell’Europa League, mentre per i nerazzurri, che hanno già vinto questo trofeo un anno fa, sempre all’Olimpico contro la Juventus, domata 4-2 dopo i tempi supplementari, non si tratterebbe che di una riconferma, dopo quella già avuta nella Supercoppa di gennaio con il Milan asfaltato 3-0. Il primo di 4 successi consecutivi sui cugini, che poi hanno sventolato bandiera bianca sia in campionato che nel doppio euroderby che ha spedito la formazione di Inzaghi a giocarsi la finale di Champions League il prossimo 10 giugno contro il fortissimo Manchester City di Pep Guardiola.
Anche la Fiorentina ha una finale europea alle porte, quella di Conference League, in programma a Praga 3 giorni prima di quella dei nerazzurri e contro un’altra squadra inglese, il West Ham. Dopo l’impresa realizzata in semifinale a Basilea, con gli svizzeri eliminati da Barak a un minuto dai calci di rigore, Vincenzo Italiano ha la possibilità di giocarsi ben due trofei nell’atto conclusivo e di riportare in trionfo la viola dopo 22 anni. Anche in quell’occasione si trattò di una Coppa Italia, vinta nella doppia finale con il Parma, sconfitto 1-0 al Tardini e poi fermato sull’1-1 al Franchi. L’Inter si presenta a questo appuntamento con la sconfitta di Napoli, che ha interrotto una striscia di 8 vittorie consecutive e rimandato la qualificazione in Champions League. Una partita viziata dall’espulsione – sciagurata, ci sentiamo di aggiungere – rimediata da Gagliardini, espulso per doppia ammonizione già sul finire del primo tempo, dopo che era stato anche graziato in precedenza. I viola dal canto loro hanno ancora due strade per partecipare l’anno prossimo alle coppe europee, e per farlo devono necessariamente vincere o la Coppa Italia o la Conference League.
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