La medaglia più incredibile per l'Italia ai Giochi di Londra 2012 è arrivata dalla mountain bike. L'ha conquistata Marco Aurelio Fontana, un nome che da oggi suonerà decisamente più familiare agli sportivi. L'azzurro, in corsa per l'oro, ha percorso l'ultimo chilometro senza il sellino della sua bicicletta, perso quando ormai aveva guadagnato il primo posto. Quel traguardo raggiunto in condizioni estreme, e con gli inseguitori che si avvicinavano, ha il sapore di qualcosa di epico: "E' stata una bella gara e sono contento del bronzo - dice a fine gara Fontana -. Stavo troppo centrale sul sellino e si è rotto. L'ultimo chilometro è stato difficile, sui pedali e senza equilibrio. Sono stato bravo e intelligente a portare il bronzo a casa: sono contentissimo perché è sempre una medaglia olimpica".
Gli attimi immediatamente successivi alla perdita della sella sono stati determinanti per la conquista del podio: "Mi sono detto 'adesso e' il momento di stare freddi e di guidare con la testa' - racconta Fontana, 27enne brianzolo (è di Giussano) - anche se è molto più complicato farlo senza tubo e sellino. Sono rimasto comunque calmo e per fortuna è andata bene. Senza sella e reggisella mantenere l'equilibrio è difficilissimo, paradossalmente più in salita che in discesa".
Hubert Pallhuber, l'allenatore dell'azzurro, si gode il bronzo: "La rottura della sella? Nella mountain bike le biciclette sono sempre più leggere grazie a questi materiali in carbonio. Ma poi si rompono più facilmente, può succedere. Siamo stati fortunati che non sia accaduto al primo giro...".