Le pagelle del Gp del Giappone 2017 di F1
Lewis Hamilton 9
Per lui quest'anno il periodo natalizio è arrivato presto, è iniziato nella domenica di metà settembre a Singapore e non ha ancora finito di scartare regali. Questo è il colpo del ko, +59 a quattro gare dalla fine sono una montagna sulla quale lui si pone in cima guardando all'orizzonte che dice 4° titolo. Bottas e doppiati lo salvano negli unici momenti di difficoltà della sua giornata.
Max Verstappen 9
Stava portando alla vittoria una macchina che 24 ore prima si era presa un secondo sul giro secco. Non indugia nel buttarsi all'interno di un Vettel azzoppato, prova stare dietro ad Hamilton e ci crede pure, ma prima Bottas e poi i doppiati, leggasi Alonso e Massa, gli fanno perdere l'attimo giusto per provare un attacco.
Daniel Ricciardo 8
Altro podio e altri punti, ma anche oggi, come a Sepang, Max è troppo più veloce. Si fa passare al via dal compagno e poi da Ocon, perde lì secondi preziosi che gli impediscono di battagliare con la vettura gemella, ammesso e non concesso che ne avesse il passo. Ma salva il podio da Bottas e questo è importante.
Kevin Magnussen 8
Coraggioso al limite della follia nella manovra più bella del fine settimana, quel sorpasso al limite su Massa con il quale regala qualche emozione in un Gp abbastanza soporifero. Fa un favore pure a Grosjean ed al team, perchè Felipe è costretto ad allargare e passa anche Romain.
Valtteri Bottas 7
Sacrificato per salvare il caposquadra, niente di illegittimo, anche se è lì che perde un podio a cui teneva. Veloce nella parte finale di gara, ma non basta per battere Ricciardo.
Kimi Raikkonen 7
Il fine settimana se lo gioca nelle libere del sabato mattina, un errore che paga a caro prezzo. Prova a recuperare subito ma va lungo nel duello con Hulkenberg e ritrovarsi 15° alla fine del primo giro non è certo la condizione ideale. Risale fino al 5° posto poi tira i remi in barca per salvare macchina e Pu.
Esteban Ocon 7
Un gran 6° posto, come al solito la Force India è la migliore degli altri e la piazza più alta dietro i top team se la gioca col compagno. Il quale chiede pure il permesso di attaccare, ma le “pantere rosa” ne hanno già abbastanza di lotte fratricide e finisce davanti a Sergio.
Sergio Perez 7
Battuto da Ocon, con complicità del team. Gara di sostanza, non sbaglia niente e porta a casa l'ennesimo piazzamento di un'ottima stagione, accettando un po' a malincuore l'ordine di non attaccare Esteban.
Romain Grosjean 7
Due punti e partendo in settima fila va bene così, nonostante venga battuto dal compagno. Ma è grazie a Kevin che passa Massa.
Felipe Massa 6
Tanta fatica con questa Williams, dalla quale ci si aspettava qualcosina di più a Suzuka. Bravo a difendersi nel finale dall'assalto di Alonso.
Fernando Alonso 6
Meglio in qualifica che in gara, fuori dai punti sulla pista di proprietà della Honda.
Jolyon Palmer 6
Saluta la Renault (o addirittura la F1?) con un 12° posto arrivato dopo una corsa neanche tanto brutta, considerando che partiva dall'ultima fila. Ma per lui il futuro era già deciso.
Pascal Wehrlein 6
Senza più Ericsson è il più lento in pista e deve solo portare la macchina al traguardo, chiude ultimo tra i classifica a due giri.
Nico Hulkenberg 6
La squadra opta per una strategia diciamo “ottimistica”, fermandolo dopo quasi 40 giri sulle soft, ma aveva a disposizione qualche giri per chiedere tutto alle supersoft e prendere dei punti, ma il Drs si blocca ed è costretto al ritiro.
Pierre Gasly 5
Crede nei punti ma nel momento decisivo arriva lungo, blocca, spiattella una gomma e la sua domenica finisce lì, perchè è costretto alla seconda sosta e non c'è più niente da fare.
Stoffel Vandoorne 5
Gara anonima, parte male e fatica sin da subito, prova le due soste ma non cambia niente.
Lance Stroll 5
Si complica la vita con un'uscita di pista nelle prime fasi, prova a risalire fino a quando l'anteriore destra lo abbandona. Fortunato a non essere finito contro le barriere.
Marcus Ericsson 4
Erroraccio e gare finita contro le barriere.
Carlos Sainz jr 4
Voleva fare un bel regalo d'addio alla Toro Rosso, ma proprio per questo, partire con un pizzico di calma in più no? Peccato, era difficile ma poteva tentare una piccola impresa.
Sebastian Vettel s.v. (senza voto)
Il sogno si spegne definitivamente, come un soffio su una... candela. Fa malissimo chiudere così, resta impotente di fronte ad una situazione inattesa e che né lui né il team si aspettavano di vivere. Perdere può capitare, ma senza battagliare no.
Articolo scritto da Matteo Novembrini