Sono passati quasi quattro anni da quell'incidente sulle nevi di Meribel, ma il ricordo di Michael Schumacher è ancora vivo tra appassionati, colleghi e addetti ai lavori. Nella serata di inaugurazione della Hall of Fame Fia a Parigi è stato Jean Todt, ex direttore generale della Ferrari, a ricordare l'ex campione del mondo, in coma da quel giorno. "Ci manca Michael. Lui combatte sempre, è ancora con noi". Questo il commosso ricordo del francese. Il fuoriclasse di Hürth è il pilota più vincente nella storia della Formula 1 grazie ai suoi 7 titoli piloti, 2 con la Benetton (1994, 1995) e i 5, indimenticabili al volante del cavallino dal 2000 al 2004.
Dopo i trionfi Ferrari Schumi si ritira dalle corse per poi tornare al volante della Mercedes per tre stagioni a partire dal 2010, alla fine delle quali annuncia di voler lasciare definitivamente il circus. Il 29 dicembre 2013, durante una vacanza a Meribel, in Francia, sbatte la testa su una roccia a seguito di una caduta mentre sciava. Viene soccorso e portato all'ospedale di Grenoble, dove le sue condizioni appaiono gravissime. Dopo un intervento chirurgico gli viene indotto il coma farmacologico. Sei mesi dopo inizia la riabilitazione in una clinica privata per poi essere portato all'ospedale di Losanna. Da settembre 2014 è poi stato trasferito nella sua residenza privata di Gland, dove continua le cure.
Durante la serata di gala nella capitale francese Todt ha anche raccontato un aneddoto riguardate gli anni trascorsi da Michael in Ferrari: "Stava per iniziare la stagione 2001 e timidamente, nonostante fosse campione del mondo, mi chiese: Mi permettete di fare dei test a Fiorano per assicurarmi di essere ancora in grado di guidare? Era sempre pieno di dubbi, che fosse un buon pilota o meno. Ciò dimostra la sua umiltà e una totale mancanza di arroganza".