Formula 1, Verstappen risponde a Hamilton: "Non cambierò il mio approccio"

Pubblicato il 12 aprile 2018 alle 14:34:08
Categoria: Formula 1
Autore: Redazione Datasport

Non c'è due senza tre. Dopo le belle vittorie in Australia ed in Bahrain, la Ferrari va a caccia della terza affermazione consecutiva in Cina. Prima di pensare alla pista, però, c'è il tempo di ascoltare le parole dei protagonisti. Ad aprire le danze nella tradizionale conferenza stampa del giovedì è il giovane pilota della Red Bull Max Verstappen, autore di un avvio di stagione non certo esaltante. L'olandese, però, non si scompone e risponde alle "frecciatine" di Hamilton: "È facile dare la colpa al pilota più giovane, ma non cambierò il mio approccio, non credo di aver sbagliato nulla. Sono le corse, vanno così e non capisco tutta questa attenzione sulla cosa”. Poi si sofferma sulla sua Red Bull: "La macchina è molto veloce, soprattutto in gara. Perdiamo qualcosa in qualifica in termini di velocità di punta, ma partiamo per andare almeno sul podio".
 
La parola passa a Gasly, protagonista di un bellissimo quarto posto in Bahrain: "Ci aspettiamo di essere competitivi anche qui, nonostante il lungo rettilineo che ci penalizza un po', ma per ottenere il risultato di Sakhir dovremo fare tutto alla perfezione. Le mie parole nel team radio (quel "ora possiamo combattere", un chiaro riferimento a quanto detto da Alonso in Australia)? È solo un piccolo scherzo, Honda ha passato tre anni difficili ed è giusto che le vengano riconosciuti i giusti meriti. Non fraintendetemi, niente contro Alonso che è uno dei più forti di sempre".
 
Chiude Marcus Ericsson, giunto nono nell'ultimo Gran Premio con la Sauber-Alfa Romeo: "In Bahrain è stato bello, dopo anni complicati e dopo tante gare sono riuscito a tornare punti. Possiamo fare progressi, l'ingresso di Alfa ha portato motivazione e sentiamo l'importanza della cosa. Inoltre, questa power unit Ferrari è un progresso enorme rispetto all'anno scorso (Sauber usava motori Ferrari 2016), e finora tutto è andato bene".

Articolo scritto da Matteo Novembrini