credit immagine: imagephotoagency.it
Un altro weekend da dimenticare, il terzo consecutivo. La Ferrari di Sebastian Vettel è stata costretta al ritiro nell'ultimo Gran Premio sulla pista di Suzuka, in Giappone, e il tedesco non riesce a nascondere la propria amarezza: "Non era la nostra giornata. Abbiamo avuto un piccolo problema che ne ha creato uno più grande. Mi ero accorto di avere scarsa potenza già in formazione", le sue parole. Le speranze di tenere vivo il Mondiale appaiono sempre più esigue: "Non serve un genio in matematica per capire che adesso è dura. Ma adesso dobbiamo tornare a casa e riposarci. Abbiamo le possibilità per far bene nelle ultime quattro gare", aggiunge stizzito il quattro volte campione del mondo.
A spiegare i motivi che hanno costretto al ritiro è stata la stessa scuderia di Maranello: "Il problema è stato causato dalla rottura di una candela di accensione: per questo il motore non aveva potenza sin dall'inizio. Sono cose da Ferrari? No, da corse; nel 2010 Vettel ha avuto lo stesso problema in Bahrain, ed era con un altro team", rivela il responsabile dell'ufficio stampa Alberto Antonini.
Anche Kimi Raikkonen non è soddisfatto del suo quinto posto: "Oggi la posizione di partenza non era ideale. Sono scattato abbastanza bene con le gomme Soft e al primo giro ho cercato di recuperare: ma nel tentativo di superare una Renault sono andato largo e ho perso posizioni, così ho dovuto ricominciare da capo. Il feeling con la macchina è stato un po' strano per tutta la gara, non era bilanciata perfettamente, in alcuni giri andava bene e in altre era più difficile da guidare. Alla fine, il risultato non è proprio il massimo", le parole del finlandese.