Le grandi vittorie tra la fine degli anni 80 e gli inizi del 90, in cui, in sole cinque stagioni, il binomio McLaren-Honda conquistò ben 8 titoli ( 4 piloti e 4 costruttori), non sono arrivate e così le due parti hanno deciso di separarsi alla fine di questo campionato, dopo soli tre anni dalla ripresa della collaborazione. Una decisione inevitabile, in cui di sicuro ha influito il pilota della scuderia inglese: Fernando Alonso, che, durante questi anni, ha più volte criticato la poca potenza del motore fornito dalla casa giapponese. Inoltre, lo spagnolo, nei giorni scorsi, ha fatto sapere che non rinnoverà il contratto se la vettura di Woking continuerà a montare i motori forniti da Honda.
La McLaren, nei prossimi giorni, annuncierà il suo nuovo fornitore di motori, che, quasi sicuramente, sarà la Renault. Di sicuro, questa è una buona notizia per la scuderia britannica, visto che il propulsore fornito dalla casa francese è sicuramente più affidabile e potente di quello della Honda.
La Honda, però, vorrebbe continuare la sua avventura in Formula 1 e sta cercando una scuderia a cui fornire i motori. L'unica opzione disponibile per la casa giapponese, dopo il no secco ricevuto dalla Sauber, sembra essere la Toro Rosso. Nelle ultime ore, ha parlato anche il Team Principal della scuderia di Faenza Franz Tost, che, però, ha dichiarato di non aver ancora ricevuto chiamate dalla casa giapponese: "Se la McLaren decide di rompere con la Honda, allora potremmo unirci noi ai giapponesi. Sarebbe una possibilità. Ma non lo so. Le conversazioni iniziano quando si riuniscono le parti coinvolte e questo non è accaduto".