Neanche il tempo di festeggiare a 20 anni di distanza il secondo trionfo al Mondiale, che la Francia di Deschamps già deve pensare al prossimo Europeo. Con l'introduzione della Nations League e la conseguente rivoluzione delle qualificazioni al torneo continentale, i Blues non possono permettersi di snobbare queste partite che non hanno niente di amichevole. Il primo esame all'Allianz Arena è stato passato al limite della sufficienza grazie soprattutto alle parate di Areola, che ha tenuto il punteggio sullo 0-0. Tutti gli altri dieci giocatori di movimento infatti erano gli stessi protagonisti della finale contro la Croazia, ma il risultato finale non è stato lo stesso. La Francia si è comunque confermata una grande corazzata, allungando a dodici partite la striscia di risultati positivi senza conoscere la parola sconfitta.
L'Olanda invece dopo la doppia tragica mancata qualificazione agli Europei e Mondiali è appena ripartita dal nuovo ciclo di Koeman. All'esordio è arrivata una sconfitta contro l'Inghilterra ma nelle successive amichevoli i giovani Orange hanno collezionato 2 successi e altrettanti pareggi. Positivi segnali di crescita per una nazionale che arriva dal peggior periodo storico del nuovo millennio, condizionato anche dai diversi ritiri di leggende come Kuyt, Van Persie, Robben e per ultimo Sneijder. Dopo il loro doloroso addio la nazionale deve ripartire dalle stelle nascenti del calcio olandese, da sempre in grado di lanciare numerosi talenti nel panorama mondiale.