200 film sul podio olimpico – Cinema e Giochi – di Franco Ascani: la recensione

Pubblicato il 25 novembre 2021 alle 17:00
Categoria: Libri di Sport
Autore: Redazione Datasport

di Giuliano Orlando

Una bella avventura quella che il professor Franco Ascani propone nell’ultima fatica editoriale con un percorso storico e ludico, riguardante 200 film sul podio olimpico, in tutte le sue versioni possibili. Un tomo imponente, che racconta la storia più bella dello sport. Partendo dai Giochi olimpici dal 1896 ad Atene, sui quali venne realizzato un film “It happened in Athens” nel 1962 dal regista Andrea Morton per la 20th Century Fox, accolto con molto favore dal pubblico, oltre alla biografia di Spiridion Louis il pastore greco che vinse la maratona della prima Olimpiade. Anche dei Giochi di Parigi del 1900 esiste una pellicola prodotta dalla Exposition Universelle de Paris, per celebrare l’evento, all’insegna delle nuove tecnologie che contribuirono a far assegnare l’edizione del 1904 a St. Louis negli USA. Il pregio del libro è la grande precisione fotografica e descrittiva di tutte le edizioni, segno di un lavoro di grande impegno e ricerca. Per ogni evento la foto riguardante la cover dei Giochi, il regista e la casa di produzione, la scelta di come trattare l’edizione in relazione al momento storico in cui vengono allestite le Olimpiadi. Si passa da Stoccolma 1912 ad Anversa 1920, Parigi 1924 dove inizia la scelta cinematografica di entrare nel particolare, sia per l’edizione invernale a Chamonix che per quella estiva nella capitale francese. Si procede con lo stesso criterio nel 1928, con le olimpiadi invernali allestite in Svizzera a St. Moritz. Nonostante l’ottima qualità del film, il pubblico lo snobbò e la pellicola rischiò di perdersi. Una copia venne scoperta nel 2012, confermando si sia trattato di un lavoro fatto molto bene. Nel 1928 ai Giochi estivi di Amsterdam, vengono proposti i primi piani degli atleti, rendendo la storia olimpica ancora più ricca di emozioni, Lo stesso CIO si incarica del restauro e tramanda agli spettatori il fascino della fiaba, facendo incollare davanti allo schermo milioni di spettatori. Nel 1936 a Berlino, la rivoluzione tecnologica e la presa di coscienza di offrire al grande pubblico la bellezza della più importante rassegna sportiva-agonistica al mondo. Il regime di Hitler aveva capito l’importanza del messaggio sulla pellicola e lo usò su larga scala. Edizione dopo edizione, scoprendo le bellissime cover che ogni evento inventa. Immagini studiate a tavolino da agenzie specializzate, per dare alla rassegna la firma indimenticabile. Non ne limitarono la bellezza neppure le edizioni che pagarono negli anni ’80 il boicottaggio sia da un versante che dall’altro. Lo stesso discorso positivo per le paraolimpiadi. Altrettanto importante l’ingresso della televisione, qualificandoli come eventi particolari. Ai Giochi invernali del 1980 di Lake Placid, la storica vittoria degli USA, nell’hockey su ghiaccio sull’Unione Sovietica che dominava la disciplina, venne festeggiata con ben tre film, tutti di successo. A completamento l’autore, oltre a informazioni storiche di ogni edizione, al dettaglio di ogni film (titolo, durata, casa di produzione e distribuzione, formato e lingua originale) entra nel dettaglio con tanto di bibliografia. Per concludere, le riflessioni relative all’influenza del cinema sia sul territorio che sul pubblico. Le risposte finali, non abbisognano di commenti. La settima arte, pur nello sviluppo necessario per restare allineata ai tempi sul tema sportivo, conclude con tre risposte. Lo sport è realtà, il cinema è fantasia, il web è il presente e il futuro.

Giuliano Orlando