Ci sono due candidati alla presidenza del Comitato Regionale Lombardia: Fabrizo Frates e Giorgio Maggi. Ecco il programma di entrambi.
PROGRAMMA FABRIZIO FRATES BASKET LOMBARDIA
Il momento è davvero difficile.
Sento di dover fare qualcosa.
Rimboccarmi le maniche per la mia Lombardia che deve mantenere e rafforzare il proprio ruolo di regione leader del movimento nazionale, dedicando tempo, entusiasmo, energia e passione per progettare un futuro sostenibile.
Dobbiamo fare squadra, e questo da sempre è il mio lavoro. Una squadra solida, concreta, affidabile, dalla forte identità, che affianchi le società nella ripartenza.
Il Comitato dev’essere una presenza tangibile, un punto di riferimento, di confronto e di sostegno nella quotidianità.
Tante le cose da fare, mille i progetti sul tavolo, alcuni da portare a compimento, altri da pensare e da condividere, ma ci sono priorità chiare da cui iniziare.
La comunicazione con le società, che va resa puntuale ed efficace sia per costituire un concreto punto di riferimento sia per stimolare il confronto. A tal proposito mi piacerebbe istituire due punti di contatto.
Il primo, un Infopoint attraverso il quale rendere accessibile a tutti le normative che in questo periodo così difficile regoleranno la ripartenza. Informazioni che potranno guidare le società nel percorso fugando dubbi e supportando l’applicazione dei protocolli.
Il secondo con l’istituzione di uno “Sportello d’ascolto” che affianchi le società nelle interpretazioni regolamentari FIP e al tempo stesso le affianchi online nella gestione amministrativa e fiscale della legge 398 proponendo una consulenza convenzionata.
Di pari passo andrà mantenuta viva la vincente iniziativa sul sito del Comitato della sezione “Lombardia a canestro”, fonte inesauribile di informazioni dai campi che ha reso sempre più appassionanti e coinvolgenti i nostri campionati.
Ulteriore impulso al dialogo verrà dal potenziamento della presenza sui social, strumento indispensabile per la comunicazione tempestiva delle attività in programma.
La formazione costante di dirigenti, arbitri, istruttori minibasket ed allenatori per una crescita complessiva ed omogenea, utilizzando anche la modalità da remoto che ha dimostrato tutta la sua efficacia proprio in questo periodo.
Un particolare riguardo andrà posto in collaborazione col CIA al reclutamento di nuovi arbitri per rendere più flessibili i calendari e ad una intensificazione dei corsi istruttori minibasket per dare alle società tempestivamente figure professionali formate da inserire in organico.
Andranno poi supportate le società nel programmare occasioni per incontri formativi anche con i genitori al fine di stimolare una loro partecipazione corretta agli eventi agonistici dei loro ragazzi. 3. Rilanciare il settore femminile :
La Lombardia aderirà per prima al progetto DIVENTARE DONNA NEL BASKET e PER LA VITA presentato dal Consigliere Federale Mara Invernizzi per promuovere reclutamento e fidelizzazione delle atlete, incentivando di pari passo collaborazioni con le società maschili.
A tal proposito sono anche allo studio nuove formule per i campionati giovanili regionali con l’obiettivo di avvicinare sempre più le famiglie al nostro sport. 4.Promuovere.Stimolare l’attenzione individuando occasioni per organizzare eventi che rendano protagoniste le società dando loro visibilità sul territorio e facendo vivere ai ragazzi emozioni agonistiche irripetibili.
L’esperienza delle Finali nella cornice mozzafiato del Palazzo della Regione o del Pinkday a CityLife dedicato alle bimbe innamorate del basket hanno promosso in modo unico la pallacanestro lombarda ed individuare occasioni e location altrettanto prestigiose in regione può far sì che questo impulso trovi naturale sviluppo.
A supporto di tali iniziative andranno coinvolti personaggi che hanno contribuito alla grandezza del nostro sport e che troppo spesso dimentichiamo.
Potenziare il reclutamento territoriale e lo sviluppo dei giovani atleti non solo orientato alla produzione di giocatrici e giocatori italiani per il vertice e la Nazionale, ma come fertilizzante insostituibile della passione che deve sostenere il movimento allargando la base dei praticanti per agevolare il ricambio in tutti i ruoli strategici e confermare il ruolo sociale irrinunciabile di uno sport di squadra come il nostro.
Indispensabile in tal senso sarà il dialogo col mondo della scuola attraverso lo sviluppo del programma Basket School.
Il sostegno alle società nella ricerca di spazi palestra a costi sostenibili per consentire a tutti di offrire programmi di lavoro sul campo in sintonia con i propri obiettivi.
Il ruolo del Comitato sarà quello di facilitare i rapporti con le amministrazioni locali per la miglioria degli impianti esistenti e la nascita di nuovi.
Continueremo inoltre convinti la battaglia contro ogni tipo di razzismo, discriminazione e bullismo attraverso la campagna “NoiNo” che deve rendere tangibile per tutte le famiglie come le nostre società siano al loro fianco nella formazione equilibrata dei ragazzi.
PROGRAMMA GIORGIO MAGGI BASKET LOMBARDIA
La pallacanestro italiana negli ultimi anni ha sofferto un immobilismo – progettuale, tecnico, gestionale – che non è adeguato al rapidissimo evolversi della società (abitudini, consumi, cultura) e dei suoi attori, tra i quali i giovani sportivi. In questi mesi primaverili di forzata e parziale inattività, unitamente a un numeroso gruppo di colleghi mpegnati a diversi livelli in tutti gli aspetti del microcosmo pallacanestro, c'è stato il tempo per esaminare la situazione e decidere che è il momento per agire e provare a proporre una nuova visione del basket. Non serve una rivoluzione – la pallacanestro ha una storia che va salvaguardata – ma profonde modifiche e la Lombardia deve essere parte attiva in questo processo di rinnovamento per i numeri che rappresenta e per quanto fatto per la crescita del nostro sport nel corso degli anni. La squadra che indicheremo alle società per comporre il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale è composta, in rigido ordine alfabetico da Carlo Filabelli, Germano Foglieni, Angelo Maruti, Maurizio Ostini, Andrea Sina, Piero Tallone. Sono portavoce di questo movimento trasversale che si pone l'obiettivo principale di spostare l'attenzione sulle società che sono il motore trainante dell'attività: ascoltare le esigenze, misurare le difficoltà, raccogliere i desideri, offrire opportunità. Crediamo che i Comitati territoriali debbano essere al servizio delle società utilizzando tre strumenti indispensabili: informazione, assistenza, supporto. Gli uffici (le persone degli uffici che sono il primo fondamentale contatto) devono essere in condizione di dare la prima informazione sugli argomenti quotidiani fornendo le indicazioni per risolvere il problema. Il successivo passo è quello dell'assistenza su casi particolari, siano essi di natura regolamentare o di gestione sportiva. Il supporto sarà presente per problematiche complesse (ad es. nel rapporto con gli Enti pubblici e le Amministrazioni locali) oppure per accogliere iniziative; pensiamo sia importante destinare tempo e risorse nella ricerca di fondi pubblici, segnalarne la disponibilità e supportare le società nella stesura delle domande di accesso ai bandi. Corsi di formazione e aggiornamento per i dirigenti saranno indispensabili (amministrazione, legge 398 ecc.) usufruendo delle tecnologie che permettono di raccogliere molti utenti senza la necessità della presenza fisica. In breve lo scopo è quello di facilitare la vita delle società, non certo quello di complicarla. Un aspetto che seguiremo con particolare attenzione è quello etico e culturale. Cercheremo – per quanto consentito dai regolamenti – di sostenere la collaborazione tra le società evitando dissidi e diatribe che portano solo a minare i rapporti; investiremo sul “buon comportamento” in campo e fuori, con premi a società ed atleti virtuosi; non saranno tollerati incidenti o atteggiamenti che ispirino al razzismo, alla differenza di genere e di religione. Vorremmo rendere tutti consapevoli che facciamo parte di un unico sistema e come un cattivo esempio danneggi tutti. Ci piacerebbe che in ogni palestra fosse appeso un cartello: “In questo luogo la prima regola è il rispetto”. La parte strettamente sportiva non è certamente l'ultima per importanza ma non può essere l'unico scopo dell'attività.
La Lombardia – escluso il minibasket – nel campionato 2019-20 prematuramente concluso, ha avuto 550 società attive, 1849 squadre iscritte (513 senior maschili, 83 senior femminili, 1093 giovanili maschili, 163 giovanili femminili); nel 2018-19 le partite disputate sono state oltre 23.000. Parrebbe impossibile accontentare tutti ma un passo per provarci è fattibile. Campionati senior maschile. E' evidente che l'organizzazione, le esigenze e l'impegno di una squadra di C Gold non è paragonabile a quello di una Prima divisione ma entrambe meritano la stessa attenzione. Per elevare il livello del gioco riteniamo sia necessario diminuire il numero delle squadre di vertice per creare un campionato altamente competitivo che sia propedeutico ad un adeguato accesso alle serie B, sia per la parte sportiva che per le componenti organizzative ed economiche. Il secondo (C Silver) e il terzo livello (D) non necessitano di grandi modifiche numeriche. Le formule di svolgimento dovranno essere accattivanti e coinvolgenti, moderne e dinamiche, in modo che l'attenzione non vada a scemare a campionati in corso; si proverà a limitare le trasferte favorendo gli incontri territoriali che aumentano la rivalità sportiva e la voglia di migliorarsi. L'interscambio tra le categorie non dovrà essere traumatico e consentire alle società una programmazione adeguata alle proprie risorse ed ambizioni.
Più sotto prevediamo un unico grande campionato regionale – un magma energetico di proposte – strutturato su più livelli ma che consenta ad nuova affiliata, vincendo sul campo, di potere accedere l'anno successivo alla serie D. Campionati giovanili maschili. L'attenzione al settore giovanile sarà massima e in considerazione dei numeri sopra esposti, è necessaria un'organizzazione dei campionati su più livelli in modo da ricercare la migliore competitività sui campi di gara. Lo scopo è quello di dare a ciascun partecipante un obiettivo perseguibile che tenga viva l'attenzione per il più lungo tempo possibile. Nei livelli più bassi è prevista una flessibilità tale che – senza fare violenza ai regolamenti – possa consentire la massima partecipazione. Campionati femminili senior e giovanili. Il settore femminile sarà il primo segmento dell'attività che affronteremo e ci vedrà impegnati con il massimo sforzo. Una delle prime iniziative del nuovo consiglio – se eletto – sarà quello di organizzare gli “stati generali” del basket femminile lombardo dai quali uscire con una proposta condivisa, che indichi come unico fine lo sviluppo dell'attività. Minibasket. Ultimo solo per età dei partecipanti, è logicamente la linfa che consente alle società di creare i futuri atleti e, senza ipocrisia, ricavare risorse per l'attività societaria. Per la Federazione, il minibasket è il serbatoio da alimentare costantemente perché rappresenta certamente il futuro ma anche il presente con il seguito che ogni ragazzo trascina con sé, composto dai genitori, la famiglia, gli amici. E' necessario ricordare che la natalità in Italia è in costante decrescita e le altre discipline sono sempre più presenti nelle scelte che i genitori e il/la ragazzo/a effettuano per la pratica sportiva. Uno dei fattori da esaminare, e a cui porre rimedio, è la alta percentuale di abbandono tra il minibasket e l'agonismo. La scuola sarà un altro settore nel quale investire con un programma di intervento diretto sulla conoscenza della pallacanestro, che possa emozionare gli alunni delle primarie alla scelta della pratica sportiva e che nelle secondarie sia propedeutico ad un eventuale orientamento verso il liceo sportivo. Le attività proprie del Comitato non sono dimenticate: monitoraggio e selezioni giovanili, corsi allenatori, reclutamento e corsi arbitri, marketing e comunicazione con lo sviluppo dei social media, eventi e quanto altro possa contribuire a far crescere il movimento. Modifiche potranno essere apportate anche a livello centrale con l'obiettivo descritto in premessa. Ma di questo avremo modo di parlarne – se eletti – dal 7 settembre. Le società hanno a disposizione un formidabile strumento per il proprio futuro, il voto. Da parte nostra possiamo garantire il massimo impegno per soddisfare le aspettative che seguiranno alla nostra eventuale elezione alla guida della pallacanestro nella Regione.