Si complica la posizione di Leo Messi per l’evasione legata allo sfruttamento dei diritti di immagine. Se il Pubblico Ministero aveva infatti accusato soltanto il padre di Leo, Jorge Horacio Messi, l’
A rivelare la notizia è stato il quotidiano spagnolo El Pais che sarebbe entrato in degli scritti dell’Avvocatura dello Stato, ovvero l’organismo che difende gli interessi dello Stato. “L’Avvocatura dello Stato -si legge sulle colonne de El Pais - riconosce il fatto che Messi sia sì profano in tema tributario, ma non può ignorare che buona parte delle entrate per lo sfruttamento dei diritti di immagine arrivassero da aziende ubicate in paradisi fiscali come Uruguay o Belize. Al contrario il Pm accusa soltanto Jorge Horacio, considerato colui il quale organizzò la trama societaria che permise di defrodare lo Stato”.
Dopo aver ricevuto la segnalazione dall’Agenzia Tributaria, il giudice di Gavà (Barcellona) che sta investigando sul caso ha aperto un fascicolo. Nella sua ordinanza il magistrato avrebbe affermato che sussistono “indizi razionali di criminalità” contro i due accusati, sebbene venga sottolineata la "collaborazione" di Messi e suo padre durante tutto il procedimento, soprattutto "per aver volontariamente pagato la tassa delusa".