Galliani: "Con Ibra non temo il Barcellona"

Pubblicato il 19 marzo 2012 alle 18:08:37
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Il Milan, capolista in serie A e ancora in corsa in Champions League e in Tim Cup, sogna il 'triplete', soprattutto con lo strepitoso Ibrahimovic di questa stagione. Di questo e altro ha parlato Adriano Galliani, che si è concesso al numeroso popolo di Twitter sulla pagina ufficiale del club. Si parte parlando del Barcellona, avversario nei quarti di Champions: "Non abbiamo paura. Dobbiamo provare a vincere tutte e tre le competizioni, ma non parlo di tripletta dal 1990". Con questo Ibra è giusto sognare in grande: "E' la sua miglior stagione? Credo proprio di sì, anche se Ibra è stato sempre grande e ho ancora il rimpianto che non sia arrivato nel 2006". Lo svedese è uno dei quattro colpi storici del braccio destro di Berlusconi con "Van Basten, Shevchenko, Kakà".

In questo Milan sono riusciti a farsi largo due giocatori che non erano arrivati tra squilli di tromba, come Boateng ed Emanuelson. "Pensavamo di acquisire due buoni giocatori ma entrambi si sono rivelati superiori alle aspettative. Il tanto chiacchierato mister X? Il mio mistero è chiuso in me...", ha detto Galliani, che poi parla del colpo Nocerino. "Tanti Nocerino nel prossimo mercato? Speriamo proprio di sì, visto il rendimento straordinario di Antonio". Da un Antonio all'altro, ovvero Cassano, che sta bruciando le tappe per rientrare: "Cassano sta bene e mi auguro ci siano piacevoli novità a breve".

L'ad rossonero conferma di essere scaramantico, come dimostrano le numerose cravatte gialle che indossa. "Quante ne ho? Tantissime, forse 100-200. Spero di indossare ancora la cravatta usata a Parma, non la cambio se porta fortuna nel match precedente". Galliani la sfoggerà quindi anche a Torino, dove il Milan proverà a ribaltare il 2-1 patito a San Siro nell'andata delle semifinali di Tim Cup contro la Juventus. "Domani sarà sicuramente una partita molto difficile visto il risultato dell'andata, ma proveremo a vincere!".