Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la SPAL, Gennaro Gattuso ha parlato così del momento di forma dei rossoneri: "Dobbiamo cercare di far passare meno spifferi, c'è tanta delusione. Abbiamo sistemato la difesa ma ora non riusciamo a fare gol. L'arrabbiatura più grande a Frosinone è come aver approcciato la partita, dobbiamo essere consapevoli di aver fatto un dicembre disastroso. Abbiamo l'occasione per finire a 31 punti. I giocatori non devono pensare al mio futuro, dai dirigenti sento fiducia, è normale che devono arrivare risultati, devo pensare al bene di questi giocatori".
Rino, poi, ha notato troppo pessimismo nell'aria: "Abbiamo fallito due match ball, sento troppo pessimismo. Bisogna essere lucidi, lavorare con grande professionalità e andare avanti. Non c'è differenza tra la partita di Frosinone e Udine, lì abbiamo vinto al 90', così come col Genoa. Ci manca un po' di qualità, ci perdiamo con i 4 giocatori davanti". Gattuso, però, non demorde: "Voglio continuare a lavorare, in questi mesi non sono stato qua a pettinare le bambole. C'è voglia di continuare un percorso coi ragazzi, il momento è negativo ma la testa non va al mio futuro. Ringrazio chi mi ha dato questa possibilità. Anche quando le cose andavano bene ero sempre in discussione, l'importante è avere la squadra in mano. Il mio futuro è oggi, preparare la partita di domani, poi vedremo cosa succederà".
Gattuso ha poi parlato di Higuain: "Dopo l'espulsione c'è la sensazione che non sta benissimo a livello fisico ma non è così, sta bene. Nel secondo tempo di Frosinone si è visto. Sento che ogni giorno l'ha chiamato qualcuno, io penso rimarrà qua, poi se succederà il contrario mi sarò sbagliato, ma da quello che ci siamo detti penso resterà qua", ha dichiarato Gattuso che, su quanto accaduto a Koulibaly, è schietto: "Mi trovo d'accordo con le partite di Carlo, giusto fermarsi, ma bisogna capire che sono quattro imbecilli, non tutto lo stadio. Sta succedendo da tantissimo tempo, è un problema e bisogna portare rispetto per tutte le persone. Siamo tutti uguali. C'è bisogno di rispetto".