Gattuso indifendibile, Allegri quasi

Pubblicato il 16 febbraio 2011 alle 09:00:07
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

E’ proprio vero: altro che Bale o non Bale. Il divario tra il nostro calcio e quello inglese è evidente. Il primo tempo del Milan contro il Tottenham, anche per colpa di Allegri (come cercherò di spiegare): qualcosa di allucinante. Milan sovrastato tatticamente e fisicamente, rintanato, incapace di tre passaggi consecutivi, mai competitivo e con una bombola di ossigeno incorporata. Respirava a malapena. Qualcosa di molto triste, se pensiamo che stiamo parlando di Champions, non di torneo rionale. Chi avesse acceso il televisore dalle 20,45 alle 21,30, si sarebbe reso conto – guardando dieci minuti di partita – di una squadra più o meno allo sbando e di un’altra padrona.

E qui ci sono le colpe di Max Allegri, un allenatore cha sta interpretando nel migliore dei modi la missione Milan: se dovesse vincere lo scudetto saprebbe di essere in chiaro attivo. Ma la formazione iniziale è stata un inno all’improvvisazione. Seedorf trequartista senza arte né parte, Robinho che girava largo, Ibra isolato, Flamini fuori giri. E poi, la Domanda: ma se tu hai un sacco di infortunati, se la società (con ingegno) ti ha regalato gente che purtroppo non può essere utilizzata in Champions, che senso ha rinunciare a Pato? Assurdo. Il caso Pato è ufficialmente aperto. Riserva di Cassano in campionato, riserva di Seedorf o Robinho in Champions. In un contesto del genere due lampi di Pato, in qualsiasi momento, valgono il triplo rispetto ai vagiti di Seedorf. Non a caso, con l’ingresso del brasiliano il Milan ha interpretato una discreta mezz’ora, sfortunato con Yepes, il che amplifica l’errore (grosso) iniziale. Ma c’è un altro aspetto, patrimoniale: il Milan sa chi ha in casa? E’ possibile che il Papero sia diventato un peso? Hanno aspettato Cassano, giusto. Però hanno scaricato Pato, senza un perché. Ora il Milan deve cercare un’impresa a Londra. E potrebbe centrarla (trentacinque per cento) soltanto se avesse Pato. Che magari ripartirà dalla panchina, mah…

E poi c’è una storiaccia che mi fa male. Il mio conterraneo Rino Gattuso, un ragazzo di una generosità incredibile, un combattente di razza. Ma anche uno che perde la testa, ogni tanto. Stava per farlo in partita, due o tre volte con il decisivo Crouch. All’improvviso si è scaraventato dalle parti di Joe Jordan, ricordate lo Squalo del Milan?, e gli ha mollato un mezzo manrovescio. Non contento, a fine partita ha aggiunto la perla di una testata. Rino, sei indifendibile, e lo hai ammesso. Rino, riguarda le immagini: ti vergognerai.