"Allenare il Milan un giorno? E' il mio sogno. Se diventerò bravo spero di avere questa opportunità". Parola di Gennaro Gattuso, bandiera rossonera e della Nazionale, attualmente tecnico del Pisa. Ringhio, in una lunga intervista al canale tematico della società, aggiunge: "Sedermi su quella panchina è il sogno. Così come è stato un sogno indossare la fascia di capitano con la mia gloriosa maglia cucita addosso. La mia strada è ancora lunga, perché devo migliorare molto".
L'ex centrocampista azzurro ha riportato il Pisa in Serie B al primo anno sulla panchina nerazzurra ma il suo futuro dipenderà dalle vicende societarie dei toscani: "La mia voglia è quella di restare. Se rimane il direttore generale Lucchesi io resto. Se invece ci sarà il presidente Petroni la mia avventura qua è finita".
Gattuso torna poi sui problemi che affliggono il Milan negli ultimi anni e su quali rimedi si possono applicare: "Oggi la cosa migliore è avere una programmazione, perché questi 4-5 anni ho sentito che si doveva puntare sui giovani e poi i giovani venivano messi da parte. La cosa più importante è parlare chiaro. Si può soffrire. Un periodo di transizione ci può stare, basta guardare la Juventus"
Ma cosa è cambiato nello spogliatoio del Milan dai tempi in cui giocava Gattuso ad oggi? "I problemi si risolvevano sia in via Turati che nello spogliatoio - risponde Ringhio -. Fra società e squadra si ragionava con una testa sola e secondo me il segreto di tutti questi anni è stato questo. E' anche vero che il carisma di tanti campioni permetteva che le cose si sistemassero in pochissimo tempo. C'era un grandissimo senso di appartenza e delle regole che dovevano rispettare ed erano uguali per tutti"