Dopo la bella vittoria sul Liverpool nella giornata inaugurale di Champions League, il Napoli cerca conferme in Belgio contro il Genk, a sua volta travolto 6-2 dal Salisburgo. I partenopei hanno perso con il Cagliari e vinto soffrendo con il Brescia nelle ultime due al San Paolo e hanno bisogno di una prestazione più confortante anche in chiave futura.
Le due prestazioni con Cagliari e Brescia non hanno rasserenato particolarmente i partenopei in vista di questa trasferta di Champions League con il Genk, con gli azzurri che vanno a caccia del bis dopo la vittoria alla prima giornata contro i campioni d'Europa del Liverpool. Perchè sono arrivati 3 punti e non i 6 previsti e anche per la scarsa propensione a finalizzare le tante occasioni create. Se ne contano almeno una quindicina nitide, con soli 2 gol segnati negli ultimi 180 minuti. Strano a dirsi per una squadra che in precedenza di gol ne aveva segnati 15 in 5 partite. A questo si aggiunge qualche problema nella gestione delle partite. Quella col Brescia, ad esempio, sembrava già vinta dopo il primo tempo ma nella ripresa la formazione di Ancelotti ha dovuto subire il ritorno dei lombardi, con il gol di Balotelli che ha messo paura al San Paolo, rimasto col fiato sospeso fino al triplice fischio per una vittoria arrivata alla fine in una maniera più sudata del previsto.
La trasferta in Belgio con il Genk non sempre particolarmente insidiosa perchè i blucelesti sembrano oggettivamente la squadra più debole del girone e lo hanno già dimostrato soccombendo con un tennistico 6-2 in Austria con il Salisburgo. Una brutta figura alla quale i belgi cercheranno di rimediare, ma è fuori discussione che sul piano tecnico il Napoli è almeno di due spanne superiore. Anche se, si sa, questo aspetto da solo può non bastare per fare la differenza e risolvere le partite.