I tifosi del Genoa e gli appassionati del calcio italiano hanno, sin da subito, imparato il suo nome che ha contraddistinto il tabellino di quasi tutte le prime partite del Grifone alla voce "gol". Krzysztof Piatek ha parlato alla Gazzetta dello Sport raccontando le sue ambizioni circa l'esperienza in rossoblù: "Voglio cambiare la storia, anche se non sono ossessionato dal fatto di essere capocannoniere già a dicembre. Devo imparare ancora tanto, voglio concentrarmi su me stesso, non guardo alla classifica cannonieri: a me interessa semmai fare di tutto per diventare il numero uno a fine stagione".
Piatek ha poi risposto così in merito alla possibilità di superare quota 21 reti che rappresenta il suo record stagionale in carriera: "Io vado in campo sempre per segnare, ma non mi pongo questo problema. So che non è possibile andare a segno in tutte le partite, ma mettendo insieme anche i gol di Coppa Italia, credo di poter superare quella cifra, che rappresenta il mio record personale. In fondo fa parte del mio mestiere". Parole al miele anche per il Genoa che lo ha scoperto e portato in Italia per soli 4 mln di euro: "Il Genoa è un club ambizioso, che di solito occupa una posizione a centro classifica, e dunque può darmi spazio per giocare. L’ideale per diventare grande: altrove avrei rischiato di finire in panchina. Non avrei potuto desiderare una società migliore di questa. E poi è il club più antico d’Italia, anche questo è importante. Non penso di diventare una leggenda del club, voglio solo fare gol".
Polacco di nascita, inevitabile che Piatek venga paragonato ad un altro bomber di razza del Paese, Robert Lewandowski: "Il paragone con Lewandowski non mi pesa. Lui è un buon maestro, in campo e fuori", ha dichiarato l'attaccante del Genoa che sfiderà la Roma nel weekend: "Entrambe le squadre hanno problemi, noi non vinciamo da tanto e abbiamo tutte e due bisogno di punti. Io come Dzeko? Per ora vado avanti per la mia strada, sono focalizzato solo su questo. E poi non voglio alcun paragone con giocatori che sono in Italia da tempo. Non penso a campioni come Ronaldo o Icardi", chiosa Piatek.