Non c'è pace per la Germania. Dopo lo storico fallimento negli scorsi Mondiali di Russia, la squadra di Low perde uno dei grandi protagonisti dell'ultimo trionfo in Brasile. Mesut Ozil infatti ha deciso di lasciare la nazionale tedesca dopo la bufera scoppiata per la foto scattata lo scorso maggio con Erdogan.
Il trequartista dell'Arsenal è stato oggetto di pesanti critiche per le sue recenti prestazioni sul campo, rabbia sfociata con insulti e minacce dopo l'incontro con il presidente turco. Il limite è stato superato, anche per uno dei tanti giocatori indicato come simbolo dell'integrazione tra questi due paesi: "Il trattamento che ho ricevuto non mi fa più desiderare di indossare la maglia della nazionale. Mi sento indesiderato. Non è questo il motivo per il quale gioco a calcio. Il razzismo non può mai esser tollerato”, ha spiegato Ozil.
Il tedesco ha dato l'addio alla nazionale pubblicando tre lunghi e approfonditi comunicati sul suo profilo Twitter, spiegando tutte le ragioni della sua sofferta decisione. nella priam parte Ozil si è sfogato, spiegando cosa lo ha portato ad accettare l'invito di Erdogan: “Per me non aveva importanza che fosse il presidente turco o quello tedesco, perché mi sarei comportato allo stesso modo. Ho due cuori, uno tedesco e uno turco. Durante la mia infanzia mia madre mi ha trasmesso il valore del rispetto, chiedendomi di non dimenticare le mie origini”. Eppure la maggior parte del popolo tedesco dopo aver visto quello scatto, chiese addirittura a Löw di escluderlo dal Mondiale, richiesta chiaramente non presa in considerazione dal suo tecnico.
Özil ha poi accusato i media, sponsor e federazione: “Quando Matthäus ha incontrato Putin non si è gridato allo scandalo. Perché la federazione chiede a me di spiegare il caso Erdogan e non ha chiesto alla Mercedes, suo sponsor, di prendere posizione sullo scandalo emissioni? Per me la foto con Erdogan non era propaganda, ma è stata usata per fare propaganda destrorsa. Non si criticavano le mie prestazioni ma il mio legame con le mie radici. Hanno usato la foto per mettere la Germania contro di me”.
Nell'ultimo comunicato invece Ozil, il cui esordio in nazionale risale al 2009, spiega con accurati dettagli il motivo di questo divorzio: "Bernd Holzhauer, un politico tedesco, mi ha insultato per quella foto e per le mie origini. Werner Steer, amministratore delegato del teatro tedesco di Monaco, mi ha detto di andare in Anatolia, terra di immigrati. Ho incontrato Grindel, capo della Dfb, prima di partire per il mondiale e non era interessato alle mie spiegazioni, voleva solo espormi le proprie idee. Alle persone con atteggiamento razzialmente discriminatorio non dovrebbe essere permesso di lavorare nella più grande federazione calcistica del mondo. Per non parlare delle mail, le telefonate e i post sui social pieni d'odio che la mia famiglia ha subito. Io sono tedesco quando vinciamo, ma sono un immigrato quando perdiamo".