Una grave forma di depressione avrebbe portato Babak Rafati, arbitro tedesco di origini iraniane, a tentare il suicidio. Con un comunicato ufficiale i familiari del fischietto che tre settimane fa fu trovato in una stanza d'albergo ricoperto di sangue hanno fatto chiarezza su un caso che ha destato scalpone in Germania.
Qualche ora prima del match di Bundesliga tra Colonia e Mainz, Rafati si tagliò le vene dei polsi e fu ricoverato d'urgenza in ospedale. Scampato il pericolo di vita, l'arbitro si è ripreso dal punto di vista fisico e ora sta osservando un periodo di riabilitazione presso una struttura psichiatrica: "A Babak è stata diagnosticata una forma di depressione - si legge nella nota -. I primi sintomi sono emersi un anno e mezzo fa quando la paura di fallire sommata alla pressione mediatica a cui era sottoposto hanno aggravato le sue condizioni. A tal punto che anche i problemi più comuni e ordinari si sono presto trasformati in questioni vitali. Rafati ha deciso di spiegare la sua condizione per affrontarla meglio e spera una volta completata la riabilitazione di tornare ad arbitrare".