Roberto Donadoni è stato esonerato col Bologna dopo una pessima stagione (39pti e 21 sconfitte in 38 match), venendo sostituito da Filippo Inzaghi, ma come spesso capita potrebbe ''cadere in piedi'' e sfruttare l'esonero per ottenere una nuova e importante opportunità lavorativa. Stando a quanto riporta ''Il Corriere di Bologna'', infatti, all'ex giocatore del Milan ed ex ct della Nazionale azzurra sarebbe stata infatti proposta la panchina del Giappone, che sta cercando in questi giorni il sostituto di Akira Nishino. Il ct locale, subentrato ad Halilhodzic nell'aprile 2018 dopo l'ammutinamento dello spogliatoio (era direttore tecnico della selezione nipponica), ha disputato un ottimo Mondiale: il Giappone ha battuto la Colombia all'esordio, pareggiato col Senegal e perso contro la Polonia, qualificandosi agli ottavi grazie al minor numero di cartellini gialli.
Qui, i Samurai Blue hanno disputato una partita fantastica, andando sul 2-0 e cedendo solo nel finale al Belgio, che vinse 3-2: nonostante tutto, però, la Federcalcio nipponica non ha rinnovato il suo contratto, che scadeva a fine Mondiale. E così, ora il Giappone cerca un nuovo tecnico, e vuole puntare su un allenatore straniero e nella fattispecie italiano: gli occhi sono caduti su Donadoni, che piace per il suo carattere pacato e per la sua adattabilità a ogni situazione. L'ex tecnico del Bologna, interrogato a riguardo, ha nicchiato (''Non posso dire nulla''), ma la trattativa sembra essere già partita. In caso d'assunzione, Donadoni dovrebbe raccogliere l'eredità pesante di un tecnico molto amato dal pubblico e dal gruppo, mentre il Bologna risparmierebbe 2mln d'ingaggio suo e del suo staff, visto che aveva ancora un contratto fino al 2019. E, qualora diventasse ct del Giappone, Donadoni si unirebbe ad altri tecnici italiani che allenano nazionali straniere: Christian Panucci guida l'Albania, Marcello Lippi la Cina, Marco Rossi è stato appena nominato ct dell'Ungheria e Franco Varrella guida San Marino, mentre a Cuba c'è il meno noto Lorenzo Mambrini. Per non parlare dei numerosi tecnici delle selezioni giovanili, guidati da Maddaloni, tecnico della Cina U23.