"E' stata un'esperienza fantastica, ho cominciato a crederci sempre di più giorno dopo giorno quando vendevo che stavo bene sia in montagna che negli altri percorsi". Sono le prime parole Ryder Hesjedal subito dopo la vittoria della 95esima edizione del Giro d'Italia. "Le gambe giravano - ha spiegato il ciclista canadese -, la testa stava bene, sono arrivato all'ultima tappa in condizione e sono riuscito a scrivere una pagina di storia importante".
"Forse a 5 chilometri dall'arrivo ho iniziato a pensare che avrei vinto il Giro - ha aggiunto Hesjedal -. E' difficile da descrivere la mia sensazione, è il realizzarsi di un sogno. Sin dalla prima volta in cui ho indossato la maglia rosa ho capito che dovevo rimanere tranquillo perché gli avversari hanno dimostrato rispetto per la mia forza e quindi dovevo solamente fare la mia corsa. Avere lottato con loro per la maglia rosa è stato davvero un onore".
Il canadese ha ammesso di aver corso dei rischi: "Ho dovuto farlo. Questa maglia rosa è l'esito di una vita di lavoro. Corro in bici da tantissimi anni e non ho mai avuto momenti così significativi. Non potrei essere più felice - ha concluso -. Penserò se partecipare al Tour tra qualche giorno".