"Chapeaux" avrebbero detto i cugini francesi se il trionfo fosse stato al Tour, dove comunque sarà protagonista al fianco di Aru. E invece quello di Vincenzo Nibali è il secondo successo al Giro d'Italia, storico e sufficientemente epico per togliersi il cappello davanti all'impresa dello
Nibali ha reagito, ha approfittato dei dolori di Kruijswijk e si è messo dietro anche Esteban Chavez, 26enne della Orica-GreenEDGE e nuova promessa delle grandi corse a tappe. "Questo Giro mi ha insegnato a crederci sempre, fino alla fine - spiega Nibali prima di togliersi qualche sassolino -; in certi momenti il morale non era altissimo, ma abbiamo superato queste giornate col supporto di una grande squadra".
"Avevo tanta rabbia ma bisogna mantenere la calma - continua il capitano dell'Astana -: tante cose mi hanno ferito, troppo facile nascondersi dietro la tastiera e giudicare da lontano. Prima della cronoscalata non sono stato bene, non l'ho detto per non dare vantaggi ai miei rivali e superare quel momento". La chiusura sui prossimi obiettivi , Tour de France e Olimpiadi: "Adesso dobbia mo pensare a recuperare le energie - confessa -, poi penseremo al Tour. Rio? Percorso molto difficile, bisognerà curare ogni minimo dettaglio. Ci giochiamo tutto in un giorno, cercheremo di avere una grandissima sq uadra".