Il re è tornato: è questo il grande verdetto dello Zoncolan, che ci restituisce un grande Chris Froome, capace di risorgere nella tappa più attesa e vincerla, guadagnando su tutti i rivali. Il britannico del Team Sky è il vincitore della 14a tappa, ma il vincitore morale è il suo connazionale Simon Yates, che chiude a 6'' da Froome e guadagna su ogni rivale, prendendosi anche l'abbuono. La frazione odierna era la più attesa del Giro, con la partenza da San Vito al Tagliamento e l'arrivo sul Monte Zoncolan dopo 186km e un'ascesa di 10km con pendenza media del 12%, un tratto centrale al 17% e punte al 22%: prima, però, le ascese verso Monte Ragogna (2.8km al 9.6%), Avaglio (4.5km con punte al 15%), Passo Duron (5.2km al 10%) e Sella Valcalda (pendenza al 5.3%) a fare da succoso antipasto. La frazione viene scandita dalla fuga a sette composta da Gavazzi (Androni Giocattoli-Sidermec), Barbin (Bardiani-CSF), Conti (UAE Emirates), Didier e Pedersen (Trek-Segafredo), Montaguti (Ag2r) e Mosca (Wilier-Triestina): Mosca e Pedersen si staccano subito, mentre l'ultima salita lascia in testa i soli Conti e Barbin. E proprio il corridore della UAE Team Emirates è l'ultimo a cedere, nei primi km dello Zoncolan: il Kaiser delle montagne, anche chiamato ''La Porta dell'Inferno'', stuzzica e fa muovere i big.
Ci provano inizialmente Igor Anton e Woods, ma si capisce subito che per loro non è giornata: la Sky inizia a tirare a tutta velocità, e Poels si mette a fare il ritmo per un Froome che a inizio salita sembrava in difficoltà, e invece cresce km dopo km. L'olandese vola, manda parzialmente in crisi Dumoulin che rientra due volte col suo passo e per poco non stacca anche il suo capitano: la sua azione è mostruosa e fa male a tanti corridori, su tutti a Fabio Aru e Davide Formolo, che cedono a 5km circa dall'arrivo. Froome lascia tirare il suo gregario, che fa staccare anche Carapaz, e si muove in prima persona ai -4, scremando il gruppetto composto dai due Sky, da Yates, da Dumoulin, Lopez, Pozzovivo e dal duo della FDJ Reichenbach-Pinot. Restano davanti solo la maglia rosa, l'italiano e il colombiano dell'Astana, ma la seconda ''frullata'' del britannico semina tutti: Chris Froome guadagna circa 12'', e s'invola verso il traguardo venendo inseguito da uno splendido Simon Yates, che inizialmente si trattiene e poi prova a guadagnare su tutti. La missione riesce, con Chris Froome che vince la tappa precedendo di 6'' il connazionale e doma lo Zoncolan: dietro di loro un autentico sparpaglio, con Pozzovivo terzo a 23'', Lopez a 25'', Dumoulin a 37'', Pinot a 42'' e Fabio Aru staccato di 2'23''. Simon Yates guadagna su tutti e arriva a 1'24'' di vantaggio sul grande rivale, l'olandese, mentre Froome risale addirittura in 5a posizione complice anche l'abbuono. Domani si ripartirà con una nuova tappa di montagna: si parte da Tolmezzo e si arriva a Sappada dopo 176km con continui saliscendi, dato che la corsa affronterà il Passo della Mauria, il Passo Tre Croci, il Passo Sant'Antonio e la salita di Costalissoio prima dell'ascesa finale. I distacchi potrebbero aumentare, in quella che sarà l'ultima tappa prima del giorno di riposo che precede la tanto attesa cronometro.