Dopo il giorno di riposo e le fatiche delle mille salite, il Giro d’Italia 2018 riparte da quella che è una delle tappe-chiave: la cronometro da Trento a Rovereto, 34km intrisi di storia in quello che è un omaggio alla 1a Guerra Mondiale, rappresentava la grande occasione per Tom Dumoulin, che contava di recuperare almeno 2′ a Simon Yates e (nel caso) riprendersi la maglia rosa. Non è successo, ma l’olandese è stato comunque uno dei grandi protagonisti della 16a tappa: Dumoulin, appesantito nella pedalata nella prima parte di un tracciato piatto e adatto agli specialisti, è cresciuto nella seconda metà della cronometro ed ha chiuso al terzo posto col tempo di 40’22”, mancando la vittoria di tappa e la grande rimonta che era nei suoi sogni. Bravo Simon Yates a guadagnare in ogni tappa di montagna, ma bravo soprattutto a tenere e chiudere col tempo di 41’37”, che gli ha consentito di perdere 1’15” dal vincitore dello scorso Giro e mantenere la maglia rosa con 56” di vantaggio. Ma torniamo alla tappa odierna: il tracciato odierno ha esaltato gli specialisti, e infatti nei primi troviamo molti cronoman di prim’ordine: vittoria per Rohan Dennis, che si è ”vendicato” dopo la sconfitta per 2” a Gerusalemme, col tempo di 40′ netti, poi Tony Martin a 14”, Dumoulin a 22” e van Emden a 26”.
Chris Froome ha chiuso con l’ottimo tempo di 40’35”, rialzandosi dopo la tappa-no di Sappada, ma la grande sorpresa è tutta tricolore: Fabio Aru, che era crollato in classifica dopo la crisi di Sappada, perdendo quasi 20′ in Friuli, è risorto dalle sue ceneri e ha chiuso questa cronometro con la strepitosa media di 50.5km/h, una media da specialista. Il suo distacco finale è stato di 37”. Chi se lo sarebbe aspettato? Probabilmente nessuno, così come nessuno si sarebbe aspettato il drammatico tracollo di Thibaut Pinot: il francese della Groupama-FDJ ha chiuso a 3’19” da Dennis ed è stato il peggiore dei big. La buona cronometro disputata da Simon Yates gli consente non solo di mantenere la maglia rosa, ma anche un margine rassicurante sugli altri big: Tom Dumoulin ha accorciato nella generale, ma resta comunque a 56” e si è dimostrato meno forte del britannico in salita. Terzo posto per Domenico Pozzovivo a 3’11” dal leader, ma senza un margine rassicurante su Chris Froome: il britannico, complice la buona crono, è a 3’50” dal leader e ha scalato nuovamente posizioni. Chi è scivolato, invece, è Thibaut Pinot, che ora è quinto a 4’19” dalla maglia rosa: precede Rohan Dennis, che ha scalato cinque posizioni ed è 6° a 5’04” da Yates, Lopez (5’37” , Pello Bilbao (6’02”), Carapaz (6’07”) e Bennett (7’01”), che completa la top-10.